News Paper Revolution. L’informazione online al tempo dei social network, un libro di Umberto Lisiero
Dall’età di dodici anni ho sempre sognato di fare la giornalista. Ricordo il momento esatto in cui capii che scrivere e raccontare la realtà era tutto ciò che mi avrebbe fatto stare bene e permesso di essere felice. Quella bambina ormai non c’è più, ma come molti della mia generazione che sognavano di fare questo lavoro, conserva ancora l’idea romantica del cronista d’assalto che l’ha perseguitata poi per tutta l’adolescenza. Un nobile lavoro, quello del giornalista, un sogno difficile da realizzare, una passione fatta di inchiostro e carta riciclata, di caffè latte e cornetto alla mattina e di titoli letti su un sedile di un treno in corsa. Ah, il vecchio e caro giornalismo! Poi l’arrivo di Internet, l’avvento dei nuovi media e del digitale. Una vera e propria News Paper Revolution. Lo sa bene e lo descrive con minuzia Umbero Lisiero, dottore in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista e onnivoro curioso delle dinamiche digitali che ci circondano, da poco anche scrittore grazie al suo ultimo lavoro, edito da Fausto Lupetti editore, dal titolo News Paper Revolution. L’informazione online al tempo dei social network.
Nel saggio, Lisiero cerca di analizzare il mondo dell’informazione e dell’editoria all’epoca di Internet e dei social network, partendo da un breve excursus storico, passando da un’analisi approfondita del ruolo del giornalista, dell’editore e della nuova struttura redazionale e arrivando a illustrare le caratteristiche del quotidiano online. Le redazioni, infatti, hanno subito una profonda mutazione. Con la nascita dei quotidiani online si è assistito, e si sta assistendo, a una riorganizzazione della struttura redazionale delle testate. Sono cambiati tempi e spazi di lavoro. Always on, ovvero un giornalista sempre connesso e pronto ad aggiornare le notizie con la frequenza richiesta dal web. Un giornalista, quindi, che rettifica e inserisce notizie 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, non è più necessario avere una sede fisica, visto gli innumerevoli mezzi che permettono l’invio e la pubblicazione dei pezzi.
Un giornalismo, inoltre, che ridefinisce il ruolo dei lettori e degli utenti, attraverso ciò che conosciamo con la parola citizen journalism:
“un modello di giornalismo partecipativo nel quale i lettori diventano protagonisti della creazione della notizia […]. L’interazione e il senso di comunità che la comunicazione digitale e la cultura di internet permettono di realizzare portano quindi gli utenti a diventare lettori protagonisti dell’informazione di cui fruiscono”.
L’autore si sofferma in un’analisi approfondita della crisi editoriale, sottolineando proprio come il giornalismo online possa essere, in realtà, una grande occasione per rinnovare l’intero sistema della comunicazione e nello specifico del quotidiano cartaceo. Magari raddoppiando o aumentando il numero dei lettori, incrementando il seguito di pubblico, abbattendo i costi. I giornali devono, però, provare a metabolizzare i cambiamenti in atto, ridefinire il proprio ruolo, innovando stile, grafica, mentalità e contenuti.
Un viaggio lungo sette anni, dal 2006 ad oggi. Cosa è successo al mondo dell’editoria e del giornalismo?
Il libro si presta a diversi livelli di lettura ed è scritto per un pubblico differente: dagli addetti del settore ai curiosi, dagli appassionati ai giovani aspiranti giornalisti. Insomma, un libro capace di soddisfare diversi palati letterari e di fornire alcune risposte.