Quattro etti d'amore, grazie | Il nuovo libro di Chiara Gamberale Quattro etti d'amore, grazie | Il nuovo libro di Chiara Gamberale

Quattro etti d’amore, grazie | Il nuovo libro di Chiara Gamberale

Un litro di latte parzialmente scremato.quattro etti d'amore, grazie | nuovo libro di chiara gamberale
Uno intero.
Mezzo chilo di penne rigate.
Un barattolo di fiducia.
Due di marmellata alle ciliegie.
Un chilo di patate, uno di illusioni.
Un arrosto d’infanzia e uno di tacchino: da surgelare”.

Comincia con una lista della spesa un po’ inusuale Quattro etti d’amore, grazie (su Ibs.it a 14,45 euro), il nuovo libro di Chiara Gamberale, una lista della spesa che associa alle varie necessità alimentari quelle umane, quelle semplici ed irraggiungibili dell’esistenza. “Due bustine di pietà, due di lievito, una serata diversa da tutte, un cespo di abitudini, uno di lattuga, il posto fisso” e l’elenco in Quattro etti d’amore, grazie continua così, usando il supermercato come crocevia alternativo, come l’osservatorio ideale dove non mistificare più la propria vita ma perdersi nelle illusioni del carrello della spesa di un’altra.

Con Quattro etti d’amore, grazie, Chiara Gamberale ritorna in libreria dopo il suo L’amore quando c’era (trovate qui la recensione del libro), portando alla luce piccole e grandi insoddisfazioni personali che trovano rifugio nell’erba del vicino che, inevitabilmente, è sempre più verde. Sotto la lente di ingrandimento passano così le vite di due donne molto diverse fra loro, ognuna delle quali rapita dal modo di vivere dell’altra, desiderosa di quel tocco di trasgressione o di normalità che manca nella propria.

La trama di Quattro etti d’amore, grazie

Erica e Tea di incontrano quasi tutti i giorni al supermercato. Le due donne non si conoscono, ma ognuna sa dell’altra molto più di quanto immagina: dal carrello della spesa di una persona, infatti, si possono desumere non poche cose. Erica è la classica madre di famiglia con prole e marito (devoto) ai quali badare, un posto fisso in banca, una madre stralunata e un gruppo di ex compagni di classe racimolato su Facebook. Tea, invece, è la protagonista di una serie tv piuttosto famosa – “Testa o Cuore” – con un passato complesso alle spalle, un marito affascinante e manipolatore, e la sua spesa non va oltre gli yogurt rigorosamente light.

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Erica guarda il carrello della spesa di Tea e sogna la sua vita. Tea guarda il carrello della spesa di Erica e sogna la vita dell’altra. L’una ha bisogno di leggerezza, di sfuggire alle responsabilità e alle oppressioni del quotidiano, alla ricerca di qualcosa di proibito che la faccia volare di nuovo; l’altra, invece, è alla ricerca di stabilità, di quella normalità dai più definita monotona ma che al contrario per lei è la cosa più ambita da raggiungere. E Tea, che non conosce il vero nome di Erica, ha affibbiato al suo ideale il nomignolo di “signora Cunningham”, prendendo spunto dalla celebre serie televisiva di Happy Days, dove proprio la madre di famiglia rappresentava il punto di riferimento di tutti.

Le due si incontrano giorno dopo giorno sempre al supermercato e, se anche solo di sottecchi, si contemplano a vicenda. Le corsie del negozio diventano così il momento in cui le due fanno i conti con la propria vita, le proprie scelte e con quell’inesorabile destino che, prima strisciante e poi deflagrante, si troveranno ad affrontare ognuna nel suo piccolo ed angusto nido familiare….

Note sull’autrice Chiara Gamberale

Chiara Gamberale è nata a Roma nel 1977. Laureata al DAMS, esordisce nella letteratura a poco più di diciotto anni con Una vita sottile, dal quale viene tratta anche una versione televisiva.

Ad oggi è autrice, conduttrice televisiva e radiofonica, e collabora con La Stampa, Vanity Fair e Il Riformista. È sposata con lo scrittore Emanuele Trevi.

Il nuovo libro di Chiara Gamberale, Quattro etti d’amore, grazie, è edito da Mondadori.

Autore: Laura Landi

Sono ­ per ammissione estrema ­ lettrice compulsiva, anche se molto molto esigente. Andare in libreria mi fa sentire come Alice nel paese delle meraviglie. Il mio amore letterario segreto? Gabriel García Márquez.

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