Addio a Stéphane Hessel partigiano scrittore Addio a Stéphane Hessel partigiano scrittore

Addio a Stéphane Hessel partigiano scrittore

Stéphane Hessel - foto: parti-socialiste.fr

Stéphane Hessel – foto: parti-socialiste.fr

È morto a 95 anni, Stéphane Hessel ex partigiano, diplomatico, politico e scrittore, autore del best-seller mondiale Indignatevi! che ha dato voce alle proteste giovanili e ha ispirato il movimento degli Indignados e di Occupy Wall Street.

BIOGRAFIA

Nato a Berlino il 20 ottobre 1917 da una famiglia ebrea (ma in parte convertita al luteranesimo), Stephane Hessel arrivò in Francia nel 1925. La madre pittrice ispirò il personaggio di Catherine nel film ‘Jules e Jim’, la storia di una donna amata da due amici che il regista François Truffaut portò sullo schermo a partire dal romanzo autobiografico di Henri-Pierre Roché. Il padre Franz, che nel romanzo di Roché ispirò il personaggio di Jules, fu scrittore e traduttore, anche di Marcel Proust, ed amico di Walter Benjamin.

Naturalizzato francese nel 1937, diplomato all’Ecole Normale Superieure di Parigi nel 1939, Hessel seguì i corsi del filosofo Maurice Merleau-Ponty e poi di Jean-Paul Sartre e quindi iniziò la carriera diplomatica, interrotta dalla guerra.

La vita di Hessel è segnata dalla seconda guerra mondiale. Fu fatto prigioniero ma riuscì ad evadere e a raggiungere il generale Charles De Gaulle a Londra e partecipò così alla Resistenza. Inviato in Francia nel 1944, fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Buchenwald, dove nascose la sua identità per sfuggire all’impiccagione. Evase di nuovo, venne catturato, ma saltò da un treno e riuscì ad unirsi alle truppe americane. Dopo la liberazione lavorò come diplomatico al Segretariato generale dell’Onu: collaborò con René Cassin e partecipò alla stesura della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948).

IMPEGNO POLITICO E SOCIALE

Stéphane Hessel fu nominato ambasciatore di Francia da Francois Mitterrand nel 1981. Nel corso della sua vita si è impegnato per il diritto d’asilo, l’accoglienza degli immigrati e la questione palestinese, appoggiando – fra le polemiche – il boicottaggio dei prodotti israeliani (pur dichiarandosi «amico di Israele»), un’azione per la quale fu accusato di antisemitismo. Era amico personale di Pierre Mendes-France e Michel Rocard. Nel 2006 fu nominato Grand’Ufficiale della Legion d’onore della Repubblica francese. Nel 2009 si presentò nella lista di Europe Écologie, restando membro del Partito socialista francese e fino all’ultimo ha sostenuto con impegno l’ex leader Martine Aubry.

Stéphane Hessel riteneva il teatro un mezzo attraverso il quale formare ed educare il pubblico. A perseguire questo obiettivo, infatti, esortava intellettuali e scrittori.

OPERE

Stéphane Hessel ha lasciato un testamento culturale, di valori, di ideali, attraverso una serie di scritti, di libri e di articoli. Vogliamo ricordarlo per una triade di testi.

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Indignatevi! di Stéphane Hessel Indignatevi! Add editore, Torino 2011 (su lafeltrinelli.it a € 4,50)

È un pamphlet liberatorio e corrosivo di 20 pagine dedicato alle giovani generazioni. È il caso editoriale del 2010 che ha venduto oltre quattro milioni di copie in circa 100 nazioni. Un invito a perseguire i valori tramandati dalla resistenza, la voglia di giustizia e di uguaglianza, il progresso per tutti. “Movente della resistenza è l’indignazione”, il primo passo per il risveglio delle coscienze che devono ribellarsi alle ingiustizie e agli orrori della quotidianità.

Eccone alcuni estratti:

Dobbiamo badare tutti insieme che la nostra società resti una società di cui possiamo essere fieri.

L’interesse generale deve prevalere sull’interesse particolare, l’equa distribuzione delle ricchezze create dal mondo del lavoro prevalere sul potere del denaro.

Il peggiore degli atteggiamenti è l’indifferenza, dire “io non posso niente, me ne infischio”. Comportandovi così, perdete una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini. Una delle componenti indispensabili: la facoltà di indignazione e l’impegno che ne è la diretta conseguenza.

Il futuro appartiene alla nonviolenza, alla conciliazione tra le culture differenti. È per questa via che l’umanità dovrà superare il suo prossimo traguardo.

Creare è resistere. Resistere è creare.

Bisogna comprendere che la violenza volta le spalle alla speranza. Bisogna preferirle la speranza, la speranza della non-violenza. È la strada che dobbiamo imparare a seguire.

Impegnatevi! Salani editore, 2011 (su lafeltrinelli.it a € 5,85)

In questo libro, Stéphane Hessel esorta i giovani a costruire un futuro migliore, basato su uno sviluppo compatibile con le risorse della Terra e dei popoli, su una vera alternativa economica più equa e giusta, sull’ecologia e il rilancio delle grandi istituzioni internazionali. A resistere con creatività, intelligenza e voglia di fare. Perché l’indignazione, da sola, non basta.

Vivete! a cura di Edouard de Hennezel e Patrice Van Eersel, Castelvecchi Editore, 2012 (su lafeltrinelli.it a € 5,10)

Una riflessione sulla natura umana: “Siamo esseri ambivalenti. Abbiamo molti lati oscuri e pericolosi, ma sappiamo anche essere generosi e desiderosi di progresso. Per far prevalere la parte migliore di noi stessi dobbiamo armonizzare la nostra esistenza con i bisogni degli altri”. Vivete! propone delle idee sull’amore, sulla vita sulla morte, sul rispetto per gli altri e sulle forze che possono cambiare il senso delle cose e il ritmo illuminato della nostra esistenza.

Autore: Mariapaola De Santis

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