Uomini che odiano le donne, Stieg Larsson | Trilogia Millennium
Uomini che odiano le donne è il primo romanzo della trilogia Millennium scritta dallo svedese Stieg Larsson.
Questo volume costituito da 676 pagine si è rilevato un thriller emozionante e coinvolgente, tanto da diventare un bestseller nel giro di poco tempo.
Da una parte si racconta la storia di Mikael Blomkvist, un giornalista che perde una causa in cui viene accusato di diffamazione nei confronti del finanziere Wennerström e che si vede costretto a dimettersi da direttore responsabile della rivista Millennium, pur di non infamare la sua fonte. Nel frattempo gli viene proposto di occuparsi di una storia risalente a quasi quarant’anni prima, inerente alla scomparsa di Harriet Vanger. Harriet è la nipote dell’ottantenne Henrik Vanger, un importante imprenditore svedese che chiede al giornalista di scrivere un libro sulla storia della famiglia Vanger, e contemporaneamente di indagare sulla sparizione della ragazza. Mikael, malgrado sia convinto che non riuscirà a trovare nessuna informazione in più rispetto a ciò che è stato scoperto in quarant’anni di indagini, accetta l’incarico e si trasferisce ad Hedestad pur di ricevere in cambio ciò che gli è stato promesso.
Dall’altra parte, invece, troviamo Lisbeth Salander, ragazza di 25 anni, che si occupa di ricerche per commissione di Dragan Armanskij grazie a particolari capacità, e sotto tutela in quanto considerata mentalmente instabile. Con la morte del suo tutore Holger Palmgren, il suo caso viene assegnato ad uno nuovo assistente, Nils Bjurman, che si rivelerà un sadico pronto ad approfittare di Lisbeth ma che presto si renderà conto di aver sbagliato.
Mikael e Lisbeth indagheranno insieme sulla scomparsa di Harriet Vanger e sulla famiglia Vanger, scoprendo cose peggiori di ciò che si aspettano. Il fratello di Harriet, infatti, quando aveva 16 anni ha iniziato a violentarla, seguendo l’esempio del padre che Harriet ha fatto affogare, fingendo che fosse un incidente. Scoprendo di non essere ancora libera a causa del fratello, è scappata di casa e si è trasferita lontano sotto falso nome.
Leggere questo romanzo si è rilevato molto impegnativo, in quanto la descrizione degli avvenimenti è molto dettagliata e per lo più noiosa ma essenziale per capire il comportamento dei personaggi. Una volta superati i primi capitoli diventa piacevole e scorrevole al punto stesso di volerlo leggere tutto d’un fiato per capire cosa sia successo alla ragazza. Durante la lettura mi sono fatta coinvolgere soprattutto dal personaggio di Lisbeth, una ragazza asociale e diffidente, in cui mi sono rispecchiata fino ad un certo punto (per come ero un tempo); con una forza d’animo che difficilmente si riesce a trovare ed una capacità impressionante. Lei viene descritta come una donna che odia gli uomini che odiano le donne.