Possa io andare oltre | Luna Badawi
Nel romanzo “Possa io andare oltre” di Luna Badawi si narra la storia di una ragazza in cerca di sé stessa: Batool, nata in Italia da madre libanese e padre egiziano, è confusa su chi sia e cosa voglia dalla vita, ed è decisa quindi a scoprirlo, intraprendendo un percorso con uno psicologo: «Sono alla ricerca di un equilibrio personale. Un pareggiamento interiore che mi possa far capire chi sono, cosa ci faccio qui, cosa voglio e cosa posso dare o fare al mondo. Sono alla ricerca di un mio equilibrio che mi possa far incontrare il mio potenziale o il mio talento. Insomma, alla fine tutti abbiamo delle caratteristiche uniche. Le mie quali sono? Questa è la mia domanda. Se non sono ancora morta significa che posso fare ancora qualcosa».
Nel corso delle sedute, la giovane si pone importanti quesiti su come stia vivendo la sua esistenza e sui motivi per cui non riesca a uscire dal guscio, preferendo chiudersi nel suo mondo interiore che però non è confortante ma è pieno di pensieri distruttivi e auto sabotanti. È totalmente diversa da lei sua sorella gemella Lina, sebbene si somiglino esteticamente come due gocce d’acqua: Lina è intraprendente,
sa sempre cosa vuole e ha inoltre le idee ben chiare su cosa desideri realizzare professionalmente. Tutto il contrario di Batool che è invece una barca senza remi in mezzo a un mare in tempesta: non ha un lavoro stabile, non ha una relazione sentimentale, non sa comportarsi in situazioni di socialità.
La protagonista riesce ad attirare il lettore proprio grazie alla sua umana fragilità; Batool, sia chiaro, non è sbagliata, è semplicemente imperfetta come tutti noi: siamo quindi dalla sua parte quando cerca di trovare il bandolo della matassa, acquisendo consapevolezza di sé, dei suoi desideri e delle sue aspettative per il futuro. Sarà però un cammino arduo, perché la giovane dovrà affrontare un grande scoglio che ha voluto ignorare fino all’ultimo, e su cui ora la sua barca si è abbattuta rovinosamente, riducendosi in pezzi. Uno scoglio emotivo che è per lei fonte di grande dolore, presentato dall’autrice con un colpo di scena che emoziona profondamente, e che ci porta a provare ancora più empatia per questa ragazza che ha bisogno di eliminare quelle zavorre che la tengono ancorata a terra, quando lei aspira ardentemente a spiccare il volo. “Possa io andare oltre” racconta proprio di questo anelito di libertà: Batool vuole andare oltre la sofferenza, oltre le paranoie, oltre la paura.
Redazione