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Profluvio | Luca Viozzi

“Profluvio” di Luca Viozzi«Restare nell’auto era una scelta scellerata perché tra qualche minuto l’acqua sarebbe arrivata al livello della portiera. Un’immagine apocalittica si disegnava davanti agli occhi: la città, un tempo vivace e piena di vita, ora giaceva sommersa da un mare […] Mise in tasca il telefono, slacciò la cintura di sicurezza, si infilò il k-way e afferrò la borsa che si trovava nel sedile posteriore. Aprì a fatica la portiera. Il vento premeva forte. La pioggia la colpì violenta. Si diresse verso la chiesa. Sembrava un posto sicuro».

Nel romanzo “Profluvio” di Luca Viozzi si narra una storia drammatica e oscura in cui la protagonista, Elena, dovrà tentare di sopravvivere a un killer spietato.

Tutto ha inizio durante un diluvio che sta flagellando le Marche: Elena è una matricola presso l’università di Ancona ma un’emergenza la costringe a recarsi immediatamente a San Benedetto del Tronto, dove vive la sua famiglia. La sua auto, però, resiste ben poco alla furia della tempesta, ed Elena deve fermarsi prima di rischiare la vita: il primo edificio che vede è una chiesa, e la giovane decide di rifugiarsi lì, in attesa che il tempo migliori. Ci sono altre persone in quel luogo: il parroco, don Enrico, un’anziana signora, Teresa, e un uomo sulla quarantina, Mario.

I tre personaggi non sono particolarmente accomodanti, anche se per diverse ragioni: don Enrico sembra voler tenere tutto sotto controllo, intimando agli altri di non toccare niente o di non muoversi troppo per la chiesa, Teresa sembra preda di un delirio inspiegabile, mentre Mario è insolente e alquanto inquietante. Elena non si sente a suo agio ma sa che non ha scelta: fuori c’è l’inferno, mentre dentro la chiesa almeno è all’asciutto. Questo luogo, però, le dà strane vibrazioni: l’autore crea una forte tensione mostrando degli angoli bui in cui potrebbe nascondersi qualcosa di malefico, e facendo avvertire un senso di minaccia opprimente.

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La tensione aumenta pagina dopo pagina, così come le domande che si pone il lettore: cosa nascondono quei tre personaggi così ambigui? Ha ragione Elena a sentirsi fuori posto, quasi in pericolo, sebbene non ne comprenda le ragioni? Poi, con una stilettata dritta al cuore, l’autore ci colpisce con una consapevolezza agghiacciante: quella chiesa è stata teatro di un orribile fatto di sangue, ed Elena si ritrova in una trappola da cui sarà difficile scappare. La protagonista, tuttavia, darà prova di grande coraggio in questa storia che parla del volto umano del male, che spesso è più spaventoso di qualunque mostro che popoli i nostri incubi.

Redazione

Autore: Redazione Leggere Libri

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