L’Incontro e altre Storie | Enrico Borgatti
“L’Incontro e altre Storie” di Enrico Borgatti è una raccolta di quattordici racconti assurdi, irreali, surreali e sempre impossibili, per sorridere, commuoversi e pensare; quattordici storie esilaranti e anche toccanti, immaginifiche e umoristiche al punto giusto.
In ognuna di esse veniamo sorpresi da trovate narrative sui generis e da personaggi originali e ben scritti, che ci accompagnano in un viaggio appassionante attraverso situazioni reali in cui si innesta improvvisamente l’elemento straniante. In quest’opera troviamo equamente distribuiti ironia e dramma, e i due elementi arrivano anche a compensarsi rendendo le risate più amare e il dolore più sopportabile.
Compiendo una breve panoramica di queste storie, troviamo nel racconto “L’Incontro” – che dà il titolo e che apre l’opera – una simpatica e allo stesso tempo malinconica conversazione tra due figure immaginarie, che restituiscono una realistica fotografia dei nostri tempi; ne “Una Petizione e un Amore platonico” assistiamo a una storia folle e geniale su un sognatore d’altri tempi, mentre ne “Il Fardello e il Linguaggio dei Cani” viene narrata una vicenda che ricorda un po’ quella del cane Hachikō, e che quindi non può non commuovere.
Nel racconto “Bon Ton e Galateo” si farà felice chi ama le storie di humor nero tendenti all’assurdo, mentre nella storia intitolata “Un Dondolo in un Giardino tra le Stelle” l’autore dimostra la sua capacità di scrivere con il cuore in mano, presentando relazioni d’amore appassionanti e struggenti; in “Intrigo Internazionale” si torna alle atmosfere assurde dando il ruolo di protagonista nientemeno che a un pinguino con modi di fare “umani”, e in “Mario, Luigi e un Indimenticabile Viaggio nella Savana” è di nuovo l’emotività a dominare la scena. Enrico Borgatti ama alternare storie più improntate su eventi surreali e altre più realistiche e coinvolgenti emotivamente, e ciò dà ritmo alla raccolta, e permette al lettore di provare sentimenti diversi, passando dal riso, allo stupore, alla commozione.
Nel racconto “La Dottoressa e uno Strano Paziente” troviamo addirittura una storia in rima leggermente osé, mentre in “Giulia” l’autore ci fa immergere in un meccanismo narrativo inedito e singolare; si fa spazio ai licantropi ne “Il Pescivendolo, il Macellaio e tre Persone dal Cervello fino” e si narra ancora di un grande amore in “Due Ragazze: una con la Valigia, l’altra col Trolley”. Si conclude con la tripletta “Diabolica (De factis diabolicis)”, un giallo umoristico, “L’Istrione”, in cui a dominare è la fantasia intesa come modo di viaggiare, e “Oro, Sale e Inventori”, un’altra prova azzeccata di umorismo dell’assurdo.
Redazione