Il sole oltre le nuvole | Daniela Argiolas
“Il sole oltre le nuvole” di Daniela Argiolas (Edizioni del Faro) è un racconto autobiografico in cui scopriamo una parte intima della vita dell’autrice, che ha deciso di condividere la sua esperienza per aiutare chi si trova in un momento di sofferenza a trovare il coraggio di reagire.
“Il profondo dolore vissuto diviene testimonianza di vita”: recita il sottotitolo dell’opera, ed è proprio ciò che è accaduto a Daniela Argiolas, la quale ha scoperto la sua forza proprio quando era più fragile e spaventata, e ha saputo anche trovare la giusta via per apprezzare ciò che il destino le aveva riservato. Il suo percorso di vita era già stato segnato da difficili prove quando a Daniela, neanche quarantenne, è stata diagnosticata una mielopatia cervicale e dorsale infiammatoria, dovuta alla presenza di lesioni demielinizzanti nel midollo spinale, e la retinite pigmentosa, una patologia incurabile che porta alla cecità e rende quindi invalidi.
L’autrice si è sentita soccombere sotto il peso del dolore ma poi ha avuto il coraggio di elaborare la sofferenza e di accettare le sue malattie, perché l’ha spinta una forza più potente della disperazione: la speranza, unita alla volontà di dare un significato profondo alla sua esistenza, nonostante gli ostacoli che si sono frapposti e che si interporranno tra lei e i suoi sogni.
Daniela Argiolas non fa sembrare tutto semplice ma cerca di proporre una via alternativa, in cui non ci si lascia andare ma si combatte: l’autrice non ha accettato le sue patologie passivamente ma ha studiato, si è informata e ha conosciuto il suo nemico immaginario tanto approfonditamente da poterlo guardare negli occhi senza aver paura. La roccia su cui ha costruito le sue certezze e il suo coraggio è stata la fede, che l’ha accompagnata nel corso della sua esistenza e le ha donato dei valori importanti; per questo motivo l’autrice racconta anche della sua esperienza di volontariato a Roma durante il Giubileo di Papa Giovanni Paolo II, quando era più giovane e in salute: «Ricevetti il dono di poter toccare con mano la realtà della malattia che rende disabili bambini, donne e uomini. Non è un mondo lontano e distante da noi. Esso silenziosamente vive accanto a noi. È un mondo fatto di persone che hanno un cuore capace di trasmettere l’immenso amore per la vita. È un mondo fatto di persone che hanno accolto nella loro vita il dolore, e hanno imparato ad accettarlo e a convivere con esso».
Redazione