Prima la voce | Maddalena Mantovani
Caterina Leonardi, donna acculturata, ricca e di grande fascino, una sera viene brutalmente uccisa nel suo appartamento. Emma, attuale compagna di Jacopo Doschi, ex marito della vittima, viene chiamata in commissariato per offrire il suo contributo alle indagini condotte dalla dottoressa Damiani e da quel momento si ritroverà coinvolta nella ricostruzione dei fatti, in un susseguirsi altalenante di dubbi, paure, sospetti e angosce.
“Non sarebbe giusto se le dicessi che il loro fu un matrimonio di convenienza, perché conoscendo Jacopo non credo che l’avrebbe accettato; non avrebbe mai sposato una donna senza amarla. Ma è pur vero che per certi versi fu un’unione di opportunità, diciamo così. Mi raccontò che si erano conosciuti a una cena organizzata dal vecchio Ingegner Leonardi, il nonno di Caterina, che secondo Jacopo puntava proprio a farli incontrare. Del resto, chi avrebbe potuto dargli torto? Jacopo all’epoca era il classico rampollo ambito da tutte le ragazze della Roma bene, se mi passa il termine. I Leonardi, da parte loro, erano una famiglia altrettanto rinomata, che non avrebbe di certo macchiato la reputazione dei Doschi, anzi” spiega Emma alla dottoressa Damiani durante il loro colloquio in commissariato.
Emma è una ragazza veronese, intraprendente e curiosa. Ama le belle cose, ama l’arte, tant’è che con il padre si reca a Roma per completare la sua tesi di laurea su Caravaggio e per visitare la capitale. Tra tutti i suoi luoghi che traboccano di storia, arrivano anche a visitare Palazzo Doschi per vedere da vicino due dipinti del celebre pittore. La ragazza da subito viene attratta dalla voce pacata, calda, avvolgente dell’uomo che narra i segreti della storica dimora nell’audioguida che viene consegnata ai visitatori. A parlare è l’ultimo discendente della famiglia Doschi.
Prima la voce (edito Parallelo 45) si snoda partendo dalla storia della protagonista che incrocia tanti altri personaggi tra i quali il commissario, la dottoressa Damiani, capace di condurre le indagini con eccezionale acutezza. La trama del giallo è tratteggiata dai dialoghi dei personaggi, dagli interrogatori del commissario e dalle confidenze intime dei sospettati appassionando sempre più il lettore, in cerca di intrighi e suspense.
Con uno stile semplice ma efficace, nel suo romanzo d’esordio Maddalena Mantovani descrive benissimo tutti i dettagli dell’indagine in cui ognuno sembra avere un movente per l’omicidio. Ogni personaggio è enigmatico e al tempo stesso affascinante dal punto di vista psicologico e il giallo alla fine svela un colpevole certamente inaspettato.