L’impero delle clessidre | Mario Attileni
“Le luci dentro la stanza divennero sempre più intense, fino a diventare di un colore accesissimo, come un rosso cardinale; poi cominciarono a lampeggiare, abbassandosi dal rosso fino alla totale oscurità e viceversa. A quel punto la stanza cominciò a girare su stessa e li fece cadere in terra: continuavano a non riuscire a staccare le mani dal libro, che nel frattempo era diventato incandescente. Dopo il secondo tentativo non provarono più nemmeno a rialzarsi, perché ogni volta la stanza, girando su se stessa, faceva loro perdere l’equilibrio.”
Con questa descrizione, Mario Attileni racconta l’inizio dell’avventura che vede coinvolti Dario e Achille. I due protagonisti di L’impero delle clessidre (Libeccio Edizioni) sono padre e figlio e, senza volerlo, si ritrovano catapultati in un mondo magico e fuori dal tempo.
Questo mondo non del tutto sconosciuto a Dario, infatti è nato dalla sua fervida immaginazione. Dario, infatti, alla nascita del figlio ha iniziato a scrivere questa storia, per poi donarla ad Achille il giorno del suo diciottesimo compleanno, accompagnando il dono con queste parole: “scrivere un libro è la cosa che più ci avvicina a Dio, è la cosa che ci fa essere più simile a lui, nel senso che crei un mondo, dei personaggi, la loro vita e li fai agire. Spesso, poi, ti ritrovi anche nella condizione in cui essi possono sfuggire al tuo controllo: capita che seguano delle dinamiche loro. E io ho creato questo piccolo universo per te: sono sicuro che ti piacerà, lo troverai interessante. Tutti, prima o poi, dovrebbero scrivere un libro, se non altro per provare a mettersi nei panni di Dio e capire quanto il suo mestiere non sia per niente facile…”.
Ciò che i due vivranno va oltre la loro immaginazione, ma quel mondo è stato creato da Dario e, nonostante gli ostacoli e i pericoli, saprà come affrontarlo.
Non è possibile svelare di più, ma quello che è certo, è che il lettore resterà piacevolmente colpito da un intreccio originale e particolarmente avvincente.