Nuovo dizionario sentimentale | Giampiero Mughini
A distanza di quasi trent’anni dal primo, Giampiero Mughini ripropone un Nuovo dizionario sentimentale (Marsilio) con tutte le memorie e le delusioni incamerate in questi ultimi anni.
Sembra che oramai, in questo paese, per dire ciò che si pensa veramente bisogna avere i “capelli completamente bianchi”; sul treno condotto da Corrado Augias ha sicuramente un posto in prima classe Giampiero Mughini che ritorna in libreria con il Nuovo dizionario sentimentale, edito da Marsilio.
Nel suo ultimo lavoro, Mughini, come ama fare, va di palo in frasca, volando con disinvoltura dai ricordi di un mortificante ventinove a un esame di lingua e letteratura russa all’ultimo incontro con il leader dei radicali, Marco Pannella, passando per una imperdibile intervista a Leonardo Sciascia.
Proprio le pagine dedicate allo scrittore siciliano del quale quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita, infatti, sono tra le più intriganti dell’opera. Sciascia discute con Mughini di cinema, di storia della Sicilia e dell’Italia dal secondo dopoguerra, di “sicilianità” e “sicilitudine”, di politica, chiaramente di letteratura, dal lancio della letteratura poliziesca nello Stivale agli altri grandi scrittori del Novecento, e molto di giornalismo affermando frasi tipo: “Adesso si ha l’impressione che la prima lettura del pezzo giornalistico avvenga quando il giornale è già in edicola. La stessa etica professionale si è corrotta”; confidenze che, lette oggi, fanno pensare che sia un bene che Sciascia sia morto nel 1989, evitandosi così lo scadimento del giornalismo degli ultimi tre decenni.
Nuovo dizionario sentimentale attraversa la storia del Novecento, partendo dai moti francesi del 1934, raccontati anche dall’esule Carlo Rosselli, ucciso pochi anni dopo assieme al fratello Nello da un commando di eversivi di destra. Nel volume si ritrovano estratti del Rosselli che si dichiarava a un tempo preoccupato dalla rivolta ed entusiasta perché la ribellione era segno di quanto il paese fosse “vivo e vitale e capace di reazioni” (C. Rosselli, Epistolario familiare, SugarCo, Milano 1979).
Il giornalista – occhio a non definirlo un opinionista ché si rischia la querela – fa una sosta anche nella guerra civile italiana, ricordando l’ignobile strage partigiana di via Rasella che causò la parimenti ignobile rappresaglia tedesca delle Fosse Ardeatine, per giungere, infine, alla malinconica e nostalgica fine della sua carriera nel giornalismo dipendente e a quella di una certa televisione di un tempo – lacrimuccia nel ricordare il Controcampo di Sandro Piccinini, “la più bella trasmissione calcistica degli ultimi quarant’anni”.
Nuovo dizionario sentimentale è un prontuario privo di carinerie e di rimpianti, in pieno stile Giampiero Mughini, di tutte le delusioni e le passioni di una vita trascorsa senza mai tradire se stesso.