Intervista a Ndeye Faye, autrice de “Allergica al pesce, Hakuna Matata”
Ndeye Faye è nata a Schio in provincia di Vicenza, il 30 marzo del vicino 1998. Origini senegalesi, ha frequentato il liceo economico sociale, ora studia scienze per l’Investigazione e la sicurezza a Narni in provincia di Terni.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
È un diario/pensiero, parla del mio viaggio da sola in Senegal nel 2014, parla di temi come la migrazione, l’integrazione, la famiglia, il viaggio, l’istruzione… è scritto semplicemente in maniera scorrevole, ho usato molto le descrizioni, ho puntato molto sui 5 sensi, soprattutto la vista.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho sempre scritto, anche da piccola scrivevo, ma questo è l’unico racconto che ho terminato. Sono fiera di quello che ho scritto, è una storia che rappresenta me e altri migliaia di ragazzi, italiani di seconda generazione.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
L’ho scritto in un anno, in maniera molto saltuaria, solo quando sapevo cosa scrivere con sicurezza, così come me lo ricordavo. Volevo che ogni capitolo, fosse il mio capitolo preferito…
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non mi ricollego a nessun autore. Il mio stile è molto personale.
Il libro non è scritto come un racconto ma come un ricordo. Per questo non me la sento di paragonarmi a qualche autore, perché io non ho scritto ma mostrato.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Certamente diverse canzoni, ma tutte di Michael Jackson… e “Hakuna matata “ del Re Leone ovviamente.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Spero che questo possa essere un messaggio di coraggio per quelli come me: italiani di seconda generazione… HAKUNA MATATA