Intervista a Emma Scacco autrice di “Qualcosa è cambiato – una coppia improbabile”
Emma Scacco è uno pseudonimo di una scrittrice dell’Appennino, come ama definirsi. Nata nella pianura emiliana, amante della vita all’aria aperta e dei cavalli da sempre passa l’adolescenza tra campi di gara di salto ostacoli, completo e dressage. Verso i vent’anni scopre la bellezza della monta western e, dopo la laurea, si cimenta con una delle sue migliori amiche nell’avventura di aprire un maneggio.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il mio primo (e ultimo) libro è un romanzo rosa dall’ambientazione western contemporanea. Andrea Vitale, si trasferisce da Roma in un piccolo paese del Texas per realizzare il suo più grande sogno: lavorare in un vero ranch a contatto con i cavalli e la natura. Peccato che le cose non vadano proprio come programmato…
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Comincio a scrivere dopo aver abbandonato (per amore) la vita in mezzo ai cavalli, perciò ho scelto questa ambientazione.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Mamma di due uragani, lavoratrice come segretaria amministrativa, moglie e cittadina attiva presso un’associazione di paese, ritaglio il tempo per scrivere tra una lavatrice e il ferro da stiro, cercando l’ispirazione nella vita di tutti i giorni.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Siamo lontani anni luce, ma se potessi aspirare a diventare qualcuno mi piacerebbe essere come Nicholas Sparks per la fantasia, Katie Mc Garry per lo stile, Baricco per la poesia che crea con le sue immagini, Benni per lo spirito e l’intelligenza con la quale scrive le sue storie e Pennac per l’umorismo che sfocia nell’ironia. Per il mio libro? Indubbiamente “L’uomo che sussurrava ai cavalli”.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Sicuramente i Blackberry Smoke oppure Toby Kein, sopratutto visto che cito una delle sue canzoni “I love this bar”.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Cosa siete disposti a fare per realizzare un sogno? Andrea Vitale è disposta a tutto, finché non incontra Nathan e qualcosa cambia…