Intervista a Marco Moretti, autore de “Occhi dal passato”
Marco Moretti nasce a Carrara nel ’62, là cresce e decide di fare il chirurgo. La vita lo porta a Genova e gli suggerisce, tra le altre cose, di scrivere. Moglie, figlia e cane condividono con lui l’ amore per la montagna.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il genere è noir urbano, ma la vicenda odierna si lega al diario di un nazista. Tra Milano, Genova e Grecia un medico inciampa in quattro omicidi, compresa la compagna. Per seguire gli splendidi occhi diversi di una adolescente. Che risvegliano un passato scomodo
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Dall’uso dei cinque sensi nel gustare la vita. Se la assorbi capita anche di spremere i suoi contenuti. Da qui raccolgo le storie.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Sei mesi, nato tra Genova e le vacanze dolomitiche. Il trekking aiuta a riordinare le trame e i personaggi.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Passato? Troppi
Presente? Carofiglio. Descrizione, personaggi forti, ironia.
Cerci di mettere sulla carta personaggi possibili, come siamo tutti.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Blues. Scegliete voi la chitarra che preferite.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
#Occhidalpassato una storia possibile, un guaio grosso per persone comuni. O quasi .Perché gli eroi non sono i politici o i calciatori, ma il vicino o l’amica. O no?