Intervista a Gianluca Gabbi, autore de “Il castello dei serpenti galli”
Gianluca Gabbi è un impiegato trentaquattrenne, felicemente sposato, con un figlio di due anni. Questo è il suo primo romanzo ambientato perlopiù nelle sue zone d’origine, ovvero Reggio Emilia e gli appennini reggiani.
Parliamo subito del tuo libro, Il castello dei serpenti galli. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Pietro e Oscar sono due personaggi curiosi che ricevono una misteriosa eredità. Dovranno difenderla da uno scagnozzo di un vecchio nazista. Nel 1944 viene poi raccontata la storia di questa eredità e di come la figlia ebrea dei Rozenkopfs sia stata costretta alla fuga verso Ginevra.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
L’amore per la scrittura nasce prima di tutto dall’amore per la lettura. Una passione nata per gioco ma che mi ha concesso di scoprire molti lati di me stesso.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho impiegato diversi anni. Il tempo libero a disposizione purtroppo è poco e dopo aver messo a letto il bimbo, si è spesso tentati a riposare. Fortunatamente non necessito di silenzio o concentrazione, le parole scivolano sui tasti da sole a volte.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Lungi da me paragonarmi a lui, ma Eco penso sia stato il genio del nostro tempo. Descrivere con sapienza e ironia è una delle tante cose che gli invidio.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Qualche pezzo lisergico dei Beatles, alternato al punk dei Ramones.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Sarà un piacere potervi intrattenere! Spero di regalarvi momenti d’allegria e riflessione. Affrontate insieme ad Oscar e Pietro questa avventura!