Intervista a Domenico Faniello, autore de “I racconti della sera”
Domenico Faniello è nato a Matera il 30 aprile 1975. Diplomato a pieni voti in ragioneria. Vive a Matera insieme alla moglie e al figlio.
Impiegato contabile in una ditta privata e impegnato negli organi collegiali dell’istituto frequentato dal figlio, ha partecipato a tanti premi letterari per la poesia e la narrativa ottenendo diversi riconoscimenti.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Trattasi di 5 racconti per ragazzi. Li amo definire i racconti del nonno, quelli che amava racconti durante le sere d’inverno intorno al camino. Storie semplici, un mix tra esperienze di vita vissuta ed elementi della tradizione popolare. Un linguaggio semplice che consente a tutti i lettori di ascoltare le storie del narratore della sera.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho iniziato poco tempo fa, per dimostrare a mio figlio che volere è potere. Quando cerchiamo di raggiungere un obiettivo dobbiamo cercare di raggiungere il risultato. Non è importante in quanto tempo lo si raggiunge, l’importante è impegnarsi con costanza, con impegno, con spirito di sacrificio. Ho partecipato a tanti premi letterari con tante soddisfazioni.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Sono tornato indietro con la memoria e per farlo sono tornato a visitare le case dei nonni, chiuse da anni. Il tempo sembra essersi fermato e rivivere quelle emozioni mi ha portato ad iniziare a scrivere. Le storie sono nuove, di mia produzione e sono ambientate nel comuni della Lucania, la mia terra di origine. Il libro è uscito a maggio 2019 dopo un anno di lavoro.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Essendo un autore emergente per la poesia e la narrativa, vorrei essere paragonato ad un cantastorie, un giocoliere delle parole. Io rappresento un genitore che ha trovato il tempo di scrivere qualcosa da narrare ai propri figli.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
La miglior musica è rappresentata dai suoni della natura. Un bosco, con un leggero vento, un piccolo ruscello e tanti piccoli animali.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
La tecnologia e l’innovazione sono molto importanti per vivere.
Ogni tanto, cercate di riscoprire le vostre origini e le vostre tradizioni. Vi serviranno per vivere meglio il presente ed il futuro.