Intervista ad Alan Rossi, autore de "Storia della fiaba genere pedagogico - L'educazione estetica di Roberto Piumini" - RecensioniLibri.org Intervista ad Alan Rossi, autore de "Storia della fiaba genere pedagogico - L'educazione estetica di Roberto Piumini" - RecensioniLibri.org

Intervista ad Alan Rossi, autore de “Storia della fiaba genere pedagogico – L’educazione estetica di Roberto Piumini”

Alan Rossi (1977) cresce a Sansepolcro, animato da spirito di intraprendenza e viva curiosità ha vissuto numerose esperienze personali e professionali. Laureato con lode in Conservazione dei Beni Culturali e anche in Filologia Moderna, ha inoltre conseguito tre Master di specializzazione universitaria. Da alcuni anni è, orgogliosamente, maestro elementare nella Scuola Senza Zaino di Pistrino PG.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il mio è un saggio sulla letteratura per l’infanzia. Nella parte di carattere generale segue la storia della fiaba, sottolineandone la derivazione dalla antica tradizione della narrazione orale e la forte valenza pedagogica che oggi riveste. La parte monografica è dedicata a Roberto Piumini, uno dei più grandi autori per l’infanzia di oggi e all’analisi del suo raffinatissimo stile.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

La scrittura per me è sempre stata una importante compagnia. Ricordo le tante poesie e gli scritti con i quali riempivo diari e quaderni ai tempi di scuola, pagine introspettive che mi aiutavano a mitigare le irrequietezze di adolescente. La scrittura aiuta a conoscersi e comprendersi, ho sempre ritenuto che sia cercando le parole che si trovino i pensieri.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Sono maestro elementare e non ho mai smesso di studiare e formarmi. Conseguendo una seconda laurea magistrale in filologia moderna ho approfondito lo studio della fiaba. La mia tesi era piaciuta molto e l’ho rielaborata in forma di saggio. Ho partecipato a due concorsi letterari risultando premiato in entrambi e vincendo la pubblicazione. Tra ricerca e stesura ha richiesto circa un anno di lavoro.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Ai classici che ho letto in gioventù, Hesse in particolare, avrei sempre voluto rubare la capacità di narrare in semplicità, mantenendo però un raffinato lirismo. Per questo mio saggio il punto di riferimento non è del mondo letterario: Piero Angela. Il mio sogno è avere almeno un po’ di quella pertinenza e quel rigore scientifico mantenendo la capacità di parlare con semplicità al lettore.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Sicuramente un tappeto sonoro rilassante e non invasivo: penso ad una compilation chillout tipo Buddha Bar o un album di arpa celtica di Alan Stivell.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Un caro saluto a tutti e un grande ringraziamento a tutti coloro che leggeranno il mio libro dando fiducia al mio lavoro, uno scrittore esiste grazie ad ogni lettore!

Autore: redazione

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