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Intervista a Michele Colangelo, autore de “Freddo”

freddo

Michele Colangelo, appassionato di scrittura dall’età di sedici anni, ottiene la sua prima pubblicazione nel 2015 con il romanzo “Il bacio dell’inganno”. Vince nello stesso anno due premi con relativa pubblicazione dei racconti: “La solitudine dell’anima” e “Grande puffo”. Nel 2018 arriva la pubblicazione del secondo romanzo dal titolo “Freddo”.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Freddo è un romanzo di narrativa contemporanea. Segue le vicende di quattro personaggi alle prese con le conseguenze delle loro azioni. Tra ossessioni e rischi concreti, si metteranno a dura prova, cercando di capire quali sono realmete i loro limiti.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho sempre avuto il desiderio di scrivere, ma ho iniziato dopo aver letto i romanzi di Niccolò Ammaniti. Il suo modo di scrivere e le sue storie hanno fatto sì che il desiderio si concretizzasse.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Freddo si è portato via un anno di tempo, nel quale, mi svegliavo alle prime luci dell’alba e seduto davanti a un monitor di quattordici pollici buttavo giù pagine su pagine. Ho la fortuna d’abitare in un piccolo paese silenzioso, dove specialmente a quell’ora dalla mia finestra sentivo solo il canto del gallo e qualche cane abbaiare in lontananza.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Ho iniziato dopo aver letto Ammaniti, quindi, per gioco, posso dire d’aver usato come il mio autore preferito un tipo di scrittura semplice e a tratti cruda, per raccontare una storia moderna di gente comune.

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Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Durante la scrittura usavo spesso immaginare delle scene accompagnate da pezzi musicali e ce sono alcuni nel libro. Dunque, in sostanza, mettete su un po’ di rock melodico.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Ciao bella gente. Solo ora sono venuto a conoscenza di questa community ed è un piacere farne parte. Se cercate una storia intensa, priva di frasi fatte e paroloni filosofici, accomodatevi pure.

Autore: redazione

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