Intervista a Gregorio Puglisi, autore de “Le mie parole”
Gregorio Puglisi nasce a Catania, in Sicilia, separato e con due figli lavora nel campo delle vendite fallimentari, lavoro che lo porta in giro per tutte le città d’Italia. Appassionato di lettura e scrittura ha da poco pubblicato questa raccolta di poesie e, a breve, uscirà un romanzo autobiografico dal titolo “Vivo tra gli Angeli, in un mondo di Bugie” ma di questo ne parleremo più avanti.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Le mie parole. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il mio libro non è altro che una raccolta di poesie o, come li chiamo io, pensieri del cuore. In ognuna delle poesie c’è un momento della mia vita, dai momenti di malinconia a quelli di contemplazione della vita, dall’amore per i miei figli a quello per una donna. Alterna momenti di dolore a momenti di gioia, credo che le poesie alternino in modo leggero e senza stancare il lettore.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sin da ragazzo sono stato molto timido, ma riuscivo a superare la mia timidezza scrivendo. Mi ricordo che la mia prima poesia la scrissi ad una ragazza a cui non riuscivo a dire “ti amo”… poi la vita mi ha dato poco spazio per dedicarmi alla scrittura cosa che ho ripreso da qualche anno, dopo avvenimenti e circostanze che hanno segnato il tempo.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
La mia raccolta è stata scritta nell’arco di un anno, oddio avevo qualcosina conservata da qualche anno ma la maggior parte delle poesie sono nate tra il 2016 ed il 2017. Diciamo che molte sono state scritte in lunghe ed interminabili nottate trascorse a pensare al dolore per una situazione sentimentale che era finita, altre sono nate mentre me ne stavo sdraiato al mare oppure in auto.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
E’ difficile paragonarsi ad un autore famoso, io credo che ognuno abbia una linea personale ed è questo che fa si che ogni scrittore dia emozioni e sensazioni diverse a tutti/e. Io amo moltissimo Neruda, Ungaretti o Montale …ma non riesco a dire a chi somiglio…magari vorrei somigliare a Neruda ma chiedo, forse , troppo ….:-)
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Una colonna sonora …io ascolto moltissimo musica rock, Dire Straits, Phil Collins e tanti altri ma molte volte le mie poesie sono nate ascoltando i Pink Floyd.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Ragazzi leggete, qualsiasi cosa, qualsiasi testo, qualsiasi libro ma fatelo. Leggere è uno strumento bellissimo, rilassa,rigenera ed è un aiuto per aprire le menti, poi, se leggete il mio libro, sarà ancora meglio.