Un matrimonio americano | Tayari Jones
“A volte l’unica cosa che può curare un uomo sta dentro una donna, la donna giusta che fa le cose giuste. Era per questo che dovevo ringraziarla”.
Vi è mai capitato di leggere un libro e pensare di essere al cinema? Oppure sul divano di casa vostra a guardare un thriller da cui non riuscite a staccare gli occhi mentre mangiate del pop corn? Avete presente poi quella sensazione di fastidio se squilla il telefono o qualcuno vi chiede di far qualcosa?
Ecco: mentre leggevo questo romanzo io ero esattamente in questa situazione.
Cinque giorni soli per divorare 364 pagine, isolamento totale per un libro così avvincente!
“Ci sono due tipi di persone al mondo, quelli che se ne vanno di casa e quelli che non lo fanno.
Io sono orgoglioso di appartenere alla prima categoria”.
Celestial e Roy, una coppia, una città, Atlanta, in cui vivono due giovani studenti del sud America, Georgia e Lousiana, terre di neri ricchi, si, perché anche un nero può arrivare ad esserlo, e meno ricchi.
Un passato difficile, che pesa da generazioni sulle loro spalle, sulle spalle di tutti i neri d’America, perché pregiudizi e razzismo, odi e rancori non svaniscono con l’evoluzione del mondo, e la condanna che uno dei nostri protagonisti subirà, (ingiustamente?), passa anche da qui: la facile colpa da attribuire ad un nero, le origini e il colore della pelle che avranno la meglio in un processo dal quale Roy uscirà sconfitto.
A perdere però non sarà soltanto lui, ma un amore ancora acerbo, una famiglia, anzi tre, un’amicizia.
A perdere saranno le singole persone, distrutte, sconfitte, lacerate dal dolore della separazione, dall’ingiustizia e dai torti subiti, dalla violenza delle parole e delle esperienze che cancelleranno in un sol colpo l’emancipazione conquistata …
Da questa caduta, però, ciascuno proverà a rialzarsi, e forse non aspettava altro… tutti troveranno una nuova vita: costretta, sino a quel a momento, da scelte subite e azzardate, imposte ed attuate nell’impaziente ricerca della felicità, una ricerca che governa il mondo e guida tutti, senza distinzione di razze e colori.
Il senso di appartenenza alla propria terra, l’amore per la propria famiglia d’origine, i legami di sangue e di vita quotidiana, per quanto diverse dalle canoniche e “normali” famiglie, ma anche l’egoismo e la voglia di farcela, saranno il cuore pulsante che darà la forza a ciascuno di andare avanti.
Un matrimonio nato da poco più di un anno, un rapporto già imperfetto che ha in sé però il germe giovane della speranza, dell’idea assoluta che tutto andrà bene, che tutto potrà accadere… la certezza di avere tutta la vita davanti.
Spazzato via, nel giro di una notte, e no, non dal tradimento di Roy, bel giovane attraente che col suo fascino aveva anni addietro conquistato anche la bella regina della Georgia, no: i due verranno separati e scaraventati giù da un letto per una orribile coincidenza. Che alimenterà dubbi solo tra i due in seguito, ma che non lascerà spazio ad interpretazioni obiettive quando Roy sarà giudicato davanti alla Corte.
Una separazione subita quindi, non voluta, ma quanto di ciò che accade nella vita è frutto del caso?
Un episodio unico che scandisce il tempo: l’attesa di un giudizio che rimette sul tavolo tutte le carte.
Capitoli scritti a quattro mani attraverso le lettere ed i racconti di ciascun protagonista:
– Celestial, alla ricerca di se stessa, moglie, amante, amica, disperata e dispersa in una vita non più sua, il tentativo spasmodico di ricucire la sua vita, così come cuce le sue pupèes;
– Roy, la vittima, o il carnefice? L’uomo che abbandona, suo malgrado, e che non verrà abbandonato, o forse si, e da chi?
– Andre, l’amico, il testimone, il fratello mai avuto, il sostegno, la presenza…l’onnipresenza.
E poi Olive, Big Roy, lo zio Dre, Gloria e il padre di Celestial e… Le famiglie dei due giovani, sempre presenti, forse troppo? Genitori amati e osannati, suoceri odiati eppur rispettati.
Tayari Jones ha disegnato ciascun personaggio con la sapienza di chi sa muoversi nelle pagine del tempo, raccontando la vita nella vita di ciascuno, svelando e costruendo senza mai stancare, anzi sorprendendo di continuo il lettore. Che partecipa, fa il tifo, si scandalizza, giudica, si indigna, prega, soffre, separa, unisce, spera.
Un romanzo dal finale quanto mai scontato:
“Nel poker ti toccano cinque carte. Tre le puoi scambiare, ma due te le devi tenere: la famiglia e la terra in cui sei nato”.