Intervista a Marco Barel, autore de “I Fondamenti del Brand”
Marco Barel è fondatore e amministratore principale di GBR Design, agenzia globale di brand design con sedi in Italia, North Carolina (USA) e Singapore, specializzata nello sviluppo e nella cura dell’identità di marca per brand in tutto il mondo. Ha curato progetti di branding e visual design per marchi internazionali. Si è aggiudicato premi e riconoscimenti, tra cui un American Business Award, un AI Global Media Award.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il libro “I Fondamenti del Brand” rappresenta un’opera di saggistica contemporanea rivolta a leader d’impresa, amministratori e investitori, come pure a quanti ricoprano ruoli nel campo del marketing, intenzionati ad approfondire la loro conoscenza generale sulle basi del branding e sulle tecniche strategiche più attuali di cultura interna e comunicazione aziendale.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Non sono uno scrittore di professione e il libro è stato realizzato nell’arco di un anno e mezzo, lavorandoci a più riprese.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Essendo impegnato giornalmente nei miei affari e con l’agenzia di branding che dirigo, non posso dire sia stato semplice arrivare a concluderlo con la pignoleria a cui, per difetto professionale, sono abituato. Mia moglie (e collega) e i miei collaboratori più fidati sono stati determinanti nel permettermi di farlo. Lo ritengo un piccolo grande successo personale.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Molti autori e colleghi, che apprezzo moltissimo hanno già fatto luce su aspetti importantissimi del soggetto. Questo libro nasce dalla mia esigenza personale di esprimere un punto di vista su questioni fondamentali del branding che continuavo a non trovare da nessuna parte.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Nessuna colonna sonora.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.