Intervista a Joe Santangelo, autore de “Gurdjieff: Viaggio nel mondo dell’Anima”
Ex sportivo professionista, docente universitario di Economia, manager d’azienda in ambito ecologico/ambientale, Joe Santangelo ha 13 pubblicazioni all’attivo. Spazia dai testi universitari ai romanzi mainstream/thriller a opera di saggistica. Da oltre quindici anni studia dottrine di Quarta Via e pratica con un gruppo di amici.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il Volume si articola in tre parti: Romanzo storico/documentale delle vicende più significative della vita di Georges Ivanovitch Gurdjieff, Sintesi Metodologica della Dottrina, resa accessibile a un pubblico poco avvezzo a tematiche filosofiche esoteriche di origine orientale, Appendice e approfondimenti di argomenti poco noti o affrontati in modo frammentario da altri Autori.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Quando ero bambino costruivo il mio rifugio portatile attraverso i pensieri. Mi ero convinto che qualsiasi cosa fosse successa all’esterno – al di fuori di me – io avrei potuto sconfiggerla solo se avessi avuto un bel pensiero, continuo, incoraggiante, nella mia testa. Non sto parlando evidentemente di sentirsi un supereroe, non erano questi i miei pensieri. Sto parlando di scrivere storie.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
La prima stesura del Volume ha richiesto 1 anno, ma ha richiesto oltre Quattro anni di lavoro (costruzione, studio, documentazione, sviluppo della trama del Romanzo, strutturazione della parte manualistica di saggio). Ho attraversato quei luoghi con la mia mente, con il cuore e soprattutto ho attraversato Turchia, Armenia, Kazakhstan, Francia, Germania. Ho ripercorso gran parte dei luoghi descritti.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Qualunque cosa io dica, mi sentirei immodesto e comunque imbarazzato, perché confesserei l’intenzione di “rassomigliare” a qualcuno. Cosa che non è, perché non possiedo questa qualità. Se potessi rassomigliare a qualche Autore, nello stile, direi che mi piacerebbe scrivere come un saggista, essere possibilmente oggettivo e bravo nell’abdicare all’opinione personale. Ma so di non riuscirci ancora.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Certamente suggerirei l’ascolto delle musiche composte dallo stesso Gurdfjieff assieme a uno dei suoi Allievi: Thomas de Hartmann, noto musicista e compositore russo della prima metà del ‘900. Si tratta di musica da camera e di spunti e sonate di musica sacra.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
“La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe. Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine, credette di possedere l’intera verità.” Questa massima di Mevlana Rumi riassume il senso dell’analisi del mio Volume.