Intervista a Emanuele Caggia, autore de “Camice Rosso”
Emanuele Alessandro Caggia, 50 anni, neurologo e specialista dei problemi del sonno. Formazione classica, pensiero contemporaneo. Medico arguto e penna audace. Si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1992, la specializzazione in Neurologia è arrivata nel 1997. Ha conseguito il master universitario di II livello in Malattie Cerebrovascolari. Camice Rosso è il suo primo libro.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Camice Rosso nasce da una riflessione sui recenti fatti di cronaca che hanno interessato il personale sanitario. Si rivolge, fondamentalmente, a tutti gli utenti del sistema sanitario nazionale. Partendo dall’analisi del rapporto medico-paziente. si articola attraverso esperienze personali e analisi del contesto per cercare di spiegare, in modo semplice ed intuitivo, cosa c’è dietro le quinte.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Mi è sempre piaciuto leggere, per lavoro ho scritto di argomenti scientifici. Questa volta è stato diverso. Ho voluto fermare su carta le mie riflessioni su un tema abbastanza caldo: la degenerazione del rapporto medico-paziente. Scrivere permette di tramandare agli altri i tuoi pensieri, le tue idee. Permette anche a chi scrive di vedere concretizzato il pensiero trasformandolo da idea in parola.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Camice Rosso è nato nell’estate del 2018 durante un breve periodo di ferie, lontano dalle corsie dell’ospedale. In realtà nessuno di noi medici ammette mai di essere in corsia. Se non ci sei fisicamente la testa resta lì. E’ nato in una veranda al mare, nelle prime ore del giorno quando tutti riposavano. Oltre al computer e al the del mattino mi faceva compagnia la brezza marina.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non credo che nessun autore possa essere paragonato ad un altro, proprio perché ogni opera letteraria, anche la più banale, è frutto di un bagaglio di esperienze e sensibilità che sono esclusive. In ogni caso per non sottrarmi al gioco, mi piacerebbe riuscire a scrivere come Antonio Gramsci, con la sua linearità ed efficacia. Per quanto riguarda il libro vorrei che riuscisse a raggiungere i cuori.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Sarebbe meglio una playlist. Ogni capitolo dovrebbe avere una sua trama musicale. Se dovessi scegliere un sottofondo musicale per tutto il libro sceglierei ‘Mission’ di Ennio Morricone.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Camice Rosso è un libro scritto da un medico che vuole portare tutti dentro il suo mondo fatto di vittorie, di sconfitte, ma soprattutto di umanità.