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Bestiario sentimentale | Guadalupe Nettel

Bestiario sentimentale di Guadalupe Nettel (edito in Italia da La Nuova Frontiera) è una raccolta composta da cinque racconti incentrati sul rapporto tra umani e animali, certo, ma questa è solo la superficie di un ‘gioco’ offerto dall’autrice per scavare molto più a fondo.  Bestiario sentimentale

I pesci combattenti, gli scarafaggi, i gatti, un fungo e una vipera, diventano strumenti e vere e proprie occasioni per consentire a donne e uomini, giovani e non, di fare i conti con la propria natura e di guardare meglio e con occhi diversi l’ambiente circostante, fatto di stralci di vita non sempre soddisfacente e di rapporti e relazioni precarie e decisamente in bilico.

Pensare che qualcosa di vivo avesse colonizzato i nostri corpi, proprio nel luogo in cui l’assenza dell’altro era più evidente, mi colpiva e mi commuoveva.

Esseri viventi fragili (non gli animali) chiamati finalmente a rispondere agli stimoli della vita quotidiana, senza più lasciarsi vivere, bensì vivendo e decidendo. Non sempre l’uomo e la donna riescono a cogliere questo invito, offerto dagli inquilini ‘animaleschi’ ma, in qualche modo, in loro una scintilla torna ad accendersi, magari per decisioni e scelte future. 

Il New York Times ha scritto: “Guadalupe Nettel crea meravigliosi parallelismi tra le avversità e le follie dei suoi personaggi umani e degli animali con cui vivono, siano essi domestici o semplici parassiti

Non possiamo far altro che essere d’accordo con tale commento. L’autrice rievoca magistralmente le debolezze degli umani e le butta in pasto alle convivenze con gli animali, stabilendo dei parallelismi ambiziosi, e ben riusciti, che fanno riscoprire un concetto spesso accantonato: la complessità delle menti e dei rapporti umani è in realtà cosa semplice, a patto che si riesca a guardare bene e a individuare la giusta inquadratura.

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Quante volte ci ostiniamo a far funzionare qualcosa che non va pur conoscendone ogni singolo limite? I consigli ci scivolano addosso, sino a quando non provengono da dentro. Solo in quel momento parte la vera rivoluzione personale, spontanea come le fusa di un gatto, prorompente come la fuga di uno scarafaggio. 

 

Autore: Veronica Notaro

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1 Commento

  1. Commento scabro ma succoso, che evita le facili generalizzazioni per approdare ad un nuovo approccio: guardare (a) gli animali per guardare sé; ma non soltanto, pena l’attribuzione di un ruolo meramente strumentale a questi ultimi. Lo leggerò.

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