Intervista a Salvatore Costanzo, autore de “Il matrimonio della Colomba”
Salvatore Costanzo nasce ad Augusta, in provincia di Siracusa, il 21 agosto 1964. Si diploma scenografo presso l’accademia di BB.AA. di Catania e insegna per un breve periodo. Vive a Riposto (CT). Ama pescare e andare per mare; di recente si occupa di difendere i diritti dei lavoratori; si interessa della cultura e della storia del popolo siciliano.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
“Il matrimonio della Colomba” è un giallo mediterraneo di forte impatto emotivo. «Il matrimonio è come il melone, può riuscire bianco e può riuscire rosso». Un giovane pescatore, sposa la figlia di un potente commerciante; dato per disperso in mare, è trovato cadavere. La storia si sviluppa negli anni Trenta tra Ginostro, paese marinaro ai piedi dell’Etna, e gli Stati Uniti.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Un elefante travestito da persona; pigro, indolente, taciturno, con una memoria allenata a ricordare i torti subiti e le avventure galanti. Insonne e dispotico; un borderline. Come si dice in Sicilia, “ u spassu i fora e triulu i casa”. Amore per la scrittura?! Ho iniziato a scrivere a più di cinquant’anni, per non impazzire completamente.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
“Beata solitudine, isola benedetta”. Questo racconto l’ho pensato di notte, approfittando dell’insonnia. Il primo sole che entra dalla finestra mi suggerisce poi, che è tempo di darsi da fare. Un primo abbozzo risale a molti anni fa; recentemente l’ho ripreso e in sei mesi circa completato. Avevo ormai il quadro completo delle dinamiche, e tutti i sentimenti giusti dei personaggi del romanzo.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
In questo mio primo libro, uso in determinati dialoghi la lingua siciliana – nello specifico il dialetto del catanese – come mezzo per meglio esprimere il carattere dei miei personaggi e il senso del loro sentimento; in questo, il parallelismo al maestro Andrea Camilleri è evidente.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Diverse: Ludovico Einaudi – una mattina ; Ludovico Einaudi – Life Beethoven Moonlight Sonata (Sonata al chiaro di luna) Nothing Else Matters – Metallica – William Joseph feels the Rain.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Il matrimonio della Colomba non vi lascerà indifferenti; dopo averlo letto, non sarete più gli stessi.