Intervista a Federico Povoleri, autore de “Le Ombre”
Federico Povoleri è scrittore/sceneggiatore/regista/compositore. Inizia la sua carriera grazie al giornalista/scrittore Alberto Ongaro. Collabora con la casa editrice “Rizzoli” e la Walt Disney Italia per la rivista “Topolino”. Come regista collabora con il Teatro la Fenice, compone le musiche per vari film di Massimo Mazzucco. Tiene lezioni di narrativa e cinema.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Le Ombre. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Lucas, un uomo comune si ritrova proiettato in un mondo distopico; vede ombre misteriose aggirarsi per Venezia. La stessa città sembra vivere su due dimensioni: quella visibile a tutti e un’altra in cui assomiglia a una folle fusione di architetture abbandonate da millenni. Forse è diventato pazzo o è tutto reale? Un barbone che si definisce: “Un uomo di conoscenza” sembra avere la risposta.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Quando mio padre portò a casa una macchina per scrivere avevo 12 anni e immaginai subito mondi fantastici prendere forma. Trascorsero altri dieci anni e mi ritrovai, quasi per caso, sceneggiatore alla Walt Disney per la rivista Topolino. Le avventure che amavo leggere da bambino le stavo scrivendo e i mondi in cui viaggiavo potevo ora crearli.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Questo primo libro mi ha impegnato per molti anni, circa 10. L’ho abbandonato, ripreso e riscritto più volte. Mi sono immerso nella città in cui vivo, osservando le persone, contemplando i luoghi, ponendomi molte domande e affrontando le mie insicurezze. I viaggi notturni attraverso il Canal Grande, osservando i palazzi addormentati e ascoltandone il silenzio, sono stati una potente ispirazione.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Sono stato influenzato da molti autori come ad esempio: Italo Calvino, Iosif Brodskij, Alberto Ongaro e Philip K. Dick. Amo quindi le atmosfere fantastiche e distopiche come mezzo per trasmettere contenuti reali e profondi. Non saprei a chi vorrei assomigliare, forse a tutti quelli che amo, ma sono troppi.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Hans Zimmer: Blade Runner 2049 e Philip Glass: Powaqqatsi.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Dal vangelo secondo Lucas: quando le ombre bussano alla tua porta guarda dritto nell’abisso e vibra il tuo colpo più forte, io sarò con te.