Storie speciali di persone normali | Marco Caneva
La trama
Dagli assolati altipiani afghani, fino alla rigida Korea del Nord, all’Italia, tra rivalsa e speranza, amore, onore e bontà, dieci racconti su persone comuni che scoprono di essere speciali.
La trama di Storie speciali di persone normali di Marco Caneva potrebbe essere sintetizzata così, anche per non far venire meno l’effetto sorpresa che, inevitabilmente, caratterizza quest’opera coinvolgente, emozionante e, per l’appunto, sorprendente.
Si tratta di una raccolta di racconti che hanno il compito di comunicare le tematiche che più stanno a cuore all’autore. I testi presenti in questo prodotto di narrativa contemporanea sono storie inventate, ma che prendono spunto dalla realtà. Sposano molto bene il compito degli autori che, come sottolineato da Caneva, consiste nel “divulgare le idee per permettere riflessione e confronto tra le persone, migliorando così la società e gli individui che la compongono”.
Le tematiche affrontate in Storie speciali di persone normali sono svariate, una diversa per ognuno dei dieci racconti: da quelle più “classiche”, quali la speranza, la rivalsa, l’amore, ad altre che si rifanno maggiormente all’attualità, come ecologia, violenza sulle donne, immigrazione, sicurezza sul lavoro, handicap.
«[…] Cominciò a recitare alcuni versi del Corano, quelli che piacevano a lui però, non quelli che gli avevano insegnato. Quelli che raccontavano di fiumi di miele e di latte, di datteri dolci come mai, di belle donne velate. Di amore e di pace.
Di bambini che giocano, invece che morire».
Dal racconto “I fiori gialli di Kabul”
In virtù degli argomenti trattati, la creazione di Marco Caneva si rivolge proprio a tutti, ritrovando il proprio pubblico ideale sia nei grandi lettori, sia nei lettori occasionali. Chiunque può così avvicinarsi a una lettura non impegnativa, che però invita a riflettere su aspetti del quotidiano molto importanti, davvero universali.
“Questo libro è dedicato a tutti coloro che vogliono fare al meglio la propria parte nel mondo, ognuno nel piccolo della propria vita. Tutte persone che credono sia possibile migliorare la propria esistenza, con grandi stravolgimenti se necessario, o attraverso cambiamenti piccoli ma significativi. Si può migliorare questo mondo ma bisogna volerlo davvero, senza mollare mai” ci dice l’autore, ponendo l’accento su ciò che ognuno di noi può fare per rendere il mondo un posto migliore e vivere una storia speciale.
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L’autore
Marco Caneva ha quasi quarant’anni, vive in provincia di Monza e Brianza e si occupa di servizi nel mondo dell’industria. Da bambino ha vissuto in diversi paesi orientali per poi tornare in Italia. Oltre al suo lavoro, la scrittura è da sempre la sua grande passione. Finalista in concorsi nazionali per racconti (due racconti, gli unici due che hanno partecipato a concorsi nazionali, sono stati entrambi finalisti e si sono classificati nelle prime cinque posizioni tra moltissimi racconti giunti da tutta Italia), ha dato vita a Storie speciali di persone normali, primo libro pubblicato. Vive ancora in Brianza con la moglie e il loro piccolo cane bassotto.
“Mi sono appassionato alla scrittura nella tarda adolescenza, ma sin da bambino mia madre, che scrive poesie da sempre, mi leggeva le sue opere e mi ha insegnato il piacere di coltivare quest’arte – ci racconta il nostro autore – crescendo ho cominciato a scrivere sui classici diari, dove annotavo quello che mi accadeva nella vita. Pensieri, aforismi, idee, poesie, le mie prime storie d’amore…la passione di scrivere non mi abbandonava così ho cominciato a scrivere racconti, fino a partecipare con successo a concorsi nazionali e pubblicare questa raccolta”.
E di certo Caneva non ha intenzione di fermarsi, visto che ha appena concluso il suo secondo lavoro, ossia un romanzo incentrato su una storia d’amore impossibile, sullo sfondo della lotta alla criminalità, tra Sud e Nord Italia.
C’è qualcosa di autobiografico in quel che scrive e, soprattutto, nella raccolta oggetto della nostra presentazione? Ce lo rivela lo stesso autore: “In ogni protagonista c’è un po’ di me e del mio pensiero. Il giovane afghano Azhar, che si oppone agli orrori della guerra e ai cattivi maestri, madre e figlio nord koreani che da un evento disastroso sapranno trovare una nuova speranza, la donna prevaricata dal marito violento che si ribella, l’uomo rimasto menomato dopo un incidente, che saprà dimostrare a tutti che è rimasto sempre lo stesso e altri ancora, che scoprirà chi vorrà leggere il libro”.
Lo stile
Lo stile di Marco Caneva è semplice, immediato, uno strumento usato sapientemente allo scopo di coinvolgere il lettore a tal punto da farlo sentire presente nella scena descritta, come se la stesse vivendo in prima persona.
“Cerco di dare ritmo alla narrazione, per tenere vivo l’interesse, e di far sia emozionare ma anche riflettere – ci spiega l’autore di Storie speciali di persone normali – i miei riferimenti? Tre autori: Stephen King perché è stato il primo autore che mi ha avvicinato ai romanzi, Isaac Asimov perché amo la fantascienza e come riesce a raccontarla lui, e di italiano Salgari, perché da bambino leggevo e sognavo con le sue avventure. Mi permetto di nominare anche Dante Alighieri, a mio avviso il miglior autore di sempre del nostro paese. La Divina Commedia è un libro incredibilmente moderno per i tempi in cui è stato scritto. Dovessi citare tre libri, direi questi: Il diario di Anna Frank, toccante il testo e la sensibilità dell’autrice, Il Piccolo Principe di Saint Exupery, per i significati profondi espressi con poesia e leggerezza, e il libro che più ho amato, Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, un libro semplice e per bambini solo all’apparenza, con molti spunti per riflettere”.
Tornando all’aspetto autobiografico dei racconti presenti nell’opera protagonista della presentazione in esame, ogni racconto ha qualche spunto pescato dalla vita e dalla quotidianità dell’autore, il quale ha voluto rendere protagoniste persone normali perché “la nostra società e i mezzi di comunicazione sono invasi dalle vite dei più disparati vip ma credo che chi mandi avanti il mondo ogni giorno siano proprio le persone normali che si svegliano, badano al lavoro e alla famiglia, fanno esperienze, crescono e vivono. E possono vivere anche storie speciali, perché no.”
Alcuni personaggi sono persone che l’autore ha conosciuto davvero, o sono il frutto di un insieme di tratti presi da colleghi, parenti, amici. Altri personaggi, invece, sono del tutto inventati, in funzione della storia narrata.
“Il mio libro è stato influenzato sia dai luoghi in cui ho vissuto, sia da quelli della mia quotidianità. Da bambino ho vissuto parecchio in Medio ed Estremo Oriente, dove ho imparato a conoscere e apprezzare realtà diversa dalla mia – sottolinea Caneva – altri racconti invece sono ambientati in Italia, alcuni in altre regioni come la Liguria e il centro Italia, altri nell’hinterland milanese o la Brianza, dove vivo. Luoghi della mia quotidianità o che frequento.”
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