Intervista a Virginia Defendi, autrice de “Cooper”
Virginia Defendi, già autrice di “Bambina e la fatina Computerina” (Ed: Onirica 2010) è nata a Bollate (Mi), ma cresciuta ad Arese (Mi). Conclusa la scuola dell’obbligo, opta per studi umanistici. Nel 2005 consegue la Laurea in Scienze dell’Educazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sua grande passione, fin da piccola, la lettura: è una divoratrice di libri. Ora li scrive e non vuole smettere! In questa intervista ci parla del suo Cooper.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Cooper è un ebook di narrativa per tutti. Quanta pazienza ci vuole a vivere su un’isoletta (deserta quanto un pollaio) con papà Tom? Cooper, “cucciolo di casa”, trascorre anni a tentare di darsi una risposta. Tempo perso il suo? Assolutamente no, visto che ci guadagna… Penny! E poi? Oh, beh, il resto è Storia…
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore per la scrittura è nato alle scuole elementari. Mal digerivo vedere i fogli a righe vuoti. Li dovevo riempire! Con me l’inchiostro è sempre corso a fiumi, ma essendo mancina…lascio correre le 300.000 mila immaginazioni qui presenti 🙂
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Molto meno che se avessi usato una biro 🙂 L’avvento del computer mi è stato molto utile ad accelerare i miei tempi bradiposi. Quindi, facendo un rapido calcolo, direi che per “partorire” Cooper io abbia avuto una gestazione da pachiderma. Sì, tra ricerche sul tema, la mia digitazione di un tasto (massimo due) alla volta e i decessi, credo per disperazione, di almeno un paio di computer…Desideravo eremo!
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Carlo Lorenzini (Collodi) perché vorrei saper coinvolgere il lettore totalmente, farlo sentire coprotagonista. “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” 🙂 ma dalla parte del Grillo Parlante. Saggio, ma inascoltato!
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Pollon combina guai (solo musica).
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Cooper cerca te! Ma se vuoi dirgliene quattro… tu cerca me su: https://www.facebook.com/virginia.defendi