Intervista ad Adua Biagioli Spadi, autrice de “Il tratto dell’estensione”
Adua Biagioli Spadi, Operatrice Culturale, scrive poesia. Libri pubblicati: L’alba dei papaveri – poesie ed. La Vita Felice -2015 Farfalle – Libri d’arte e da collezione – Poesia e arte Ed. GaEle – 2017 Il tratto dell’estensione – Poesie ed. La Vita Felice – 2018. Cura il suo sito internet.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Buongiorno a voi, grazie per l’ospitalità. L’ultimo mio libro “Il tratto dell’estensione” è un libro di poesie edite dalla casa ed. La Vita Felice (MI). Un libro in cui si dipana un percorso dell’essere, la sua fragilità e l’accettazione dell’esistenza così com’è, per sorpassarla attraverso le possibilità offerte dalla stessa vita e ritrovarne tutta la sua bellezza.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore per la scrittura risale a quando ero ragazzina, che ancora non conoscevo però quanto fosse necessaria per la mia vita, anche perché la intervallavo con la pittura e il disegno, rallentando così l’inclinazione che oggi invece ritrovo a pieno. Io e la poesia ci siamo cercate a vicenda, non mi cercasse più lei, sicuramente la cercherei io, proprio come si fa con l’amore.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Questo libro ho impiegato due anni a scriverlo, e se dovessi dargli un’atmosfera o un’ambientazione, sarebbe quella di un luogo interiore che sa di foresta , che si sofferma su silenzi, su malinconie, nelle pause di un bosco dal quale rivivere tutto e tutto rivalutare. Decisamente l’ambiente è caratterizzato dalla naturalezza e dall’anima dell’esistere.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
A dire la verità non mi sento di assomigliare a nessun autore, anche se ho sempre letto e leggo tantissima poesia e narrativa, dalla classica alla contemporanea e sicuramente ci saranno autori ed autrici che mi hanno influenzata anche soltanto per l’origine da cui sfociano le mie tematiche, in cui c’è sempre una buona dose di spiritualità e profondità interiore.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Dovessi pensare a una colonna sonora appropriata che accompagni la lettura del mio libro, mi verrebbe in mente qualche sinfonia per arpeggio, suoni raffinati e nostalgici, ma lascio al lettore di scegliere il sottofondo più adatto. Sicuramente è un libro aperto, non si lascia chiudere.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Auguro ai lettori di leggere il mio libro, di non avere paura ad acquistarlo e che possa lasciare in loro il segno umano della possibilità e del coraggio a cambiare gli aspetti della propria vita, non tutti, quelli che ci piacciono di meno.