Intervista a Mario Mari, autore de “Noah O Elogio Alla Vita Di Campagna”
“Sono nato in Toscana, ma vivo in Basilicata dove gestisco una casa amica delle case della natura. Qui,a Tito, nella struttura dei miei antenati, con la persona che cammina con me, accogliamo senza tariffario ricercatori d’ogni sorta. Viviamo principalmente con le offerte delle persone che vengono a trovarci. Siamo una casa delle erbe in formazione. Ho ventitré anni“. Si presenta così Mario Mari, autore dell’opera Noah O Elogio Alla Vita Di Campagna.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il libro racconta le vicende della vita di un ragazzo di nome Noah. Un ragazzo che, percorrendo una strada fatta di passi e incontri, si riscopre appartenere a una realtà ben più semplice di quella che pensava, ben più semplice di quella che la società è solita proporre ai giovani, una realtà contadina. Una realtà rurale lontana dal mondo imprenditoriale. Il genere? Narrativa.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sempre ho dovuto scrivere per buttar fuori quello che tenevo dentro. Un supplizio necessario, frenetico e piacevole che mi accompagna e mi accompagnerà. Fortuna ha voluto che le mie esperienze di vita, abbiano arricchito notevolmente i contenuti delle mie opere. I viaggi autentici, l’avventura, l’aver visto i vari modi in cui si fanno le varie cose, l’amore.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Poesie e scritti sono in una cartella, lascio che acquistino volume nel corso di un tempo che non è mai inferiore all’anno. Il risultato è un caos; scritti sulla carta, sui fazzolettini, su improbabili post it, con le più varie penne, pennarelli, acquerelli. Poi vado a rileggerli poiché tanto sono disordinato quanto desideroso di ordinare, ad un tratto nasce un’idea. Freneticamente, creo.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Amo leggere, tutto. Ma alcuni scrittori hanno prepotentemente colpito la mia anima. Hermann Hesse, Jack London, Melville, Terzani. Di Hesse prendo il vagabondaggio al quale appartengo. Di London prendo il talento che mi appartiene. Di Melville, la genialità dei personaggi. Di Terzani, il coraggio. Ecco alcuni dei miei maestri.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Il suono del camino che arde la legna.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Lo scritto mostra un punto di vista opposto a quello che son soliti mostrarci. Questo ha un valore immenso perchè, tracciando una linea tra questi due opposti, ognuno potrà spaziarvi all’interno e costruir la propria vita. Leggetelo!