Intervista a Marco Ianes, autore de “Il Nuovo Mondo”
Marco Ianes nasce a Trento, il 2 Novembre 1965. Il giorno dei morti, esatto! Ma con grande vitalità, molto giovane si sposa a 21 anni con una donna fantastica, con la quale avvia una famiglia con due splendidi figli, Matteo e Chiara, ora adulti e indipendenti. Marco insegna elettrotecnica, impianti elettrici ed automazione in una scuola professionale e collabora con il Fatto Quotidiano (on line). In questa intervista ci parla del suo Il Nuovo Mondo.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il romanzo narra la storia di cinque ragazzi, di etnie diverse e di epoche diverse. Le loro storie si intrecciano nel tempo, e dovranno allearsi per ricostruire la Terra, nel frattempo devastata da cataclismi generati dai cambiamenti climatici ignorati dai governanti del mondo. Apocalisse, avventura, speranza, sono gli elementi su cui si basa la storia. Genere fantasy con riferimenti scientifici.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
L’amore per la scrittura è nato con me stesso. Praticamente fin da ragazzino ho avuto la passione della scrittura, scrivendo sui giornalini della scuola o in ambito locale. Nel tempo sono diventato blogger fisso del Fatto Quotidiano, per la versione on line. Scrivere, per me, rappresenta esprimere idee ed emozioni soprattutto, ma anche approfondire temi importanti, quali quelli trattati nel libro.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Il libro nasce da un percorso molto lungo, che mi ha visto impegnato nello studio ambientale e nella gestione dell’energia, la mia attività lavorativa. Ho cominciato a scrivere il romanzo circa un anno fa, in spiaggia, sul mio IPAD; quasi per gioco mi è venuta l’ispirazione di creare una storia attorno al problema mondiale dei cambiamenti climatici.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Un mito, per me, è Michael Crichton. Un genio del romanzo fantascientifico, legato alla scienza pura. Ho pianto quando ho saputo della sua scomparsa, poiché ha creato opere uniche, ha saputo unire conoscenze scientifiche note a possibilità future, rendendole reali e credibili. Magari il mio libro potrebbe aprire a riflessioni profonde sul nostro modo di vivere, come è accaduto con le sue opere?
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Scelta molto difficile, perché la musica è importantissima e va abbinata a seconda dello stato d’animo nel momento della lettura. Il libro passa da momenti di thrilling a momenti descrittivi, diciamo un po’ più soft, quindi magari, sarebbe bene trovare alcune variazioni sul tema…pensandoci, forse la sinfonia n°9 di Beethoven potrebbe accostarsi bene. Sono un pochino pretenzioso, vero?
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Anzitutto grazie per avermi prestato la vostra attenzione. Vi invito a leggere il mio libro, semplicemente perché potreste provare un viaggio nuovo di fantasia certamente, ma con riferimenti a possibilità che non sono molto distanti dalla realtà.