Intervista a Sandra Rotondo, autrice de “Il colore dell’uva matura”
Sandra Rotondo nasce a Roma, in un lontano passato. Nel corso della sua esistenza passa dalla recitazione al doppiaggio, alla narrazione di barzellette in una nota trasmissione televisiva. Giunge alla scrittura, nel 2012, con un fantasy primo nel suo genere che affrontava le tematiche vegane (Emma l’ape regina La rivelazione). Si dedica, in seguito, alla narrazione di vario genere. In questa intervista ci parla del suo Il colore dell’uva matura.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Michael Lacroix è un ricco imprenditore dall’infanzia torbida. Una madre innamorata del proprio figlio e un padre che impazzisce dopo averlo scoperto. Ma l’amore, ha strade diverse per raggiungerti. Maria, una ragazza giunta dall’Italia per lavorare nei vigneti, sarà la sua salvezza. Un cammino verso la redenzione, tra i vigneti della Valle della Loira.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
La scrittura è arte, non nasce, o la si possiede o è difficile crearla dal nulla. Fa parte di te. Scrivo poesie da quando ero un’adolescente, con un’innata voglia di raccontarsi e di raccontare.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho scritto questo libro in un mese, era la risposta italiana a un testo estero che all’epoca spopolò tra le lettrici. Volevo dimostrare a me stessa, di essere all’altezza.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Mi piace Henry Miller, come nella crudezza della scrittura riesca a suscitare emozioni. Lo stesso ho fatto con il mio personaggio, l’ho spogliato di ogni sensibilità rendendolo uno sconcio uomo, per poi riportare in superficie la sua umanità.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Melodie in crescendo, quelle che sconvolgono l’animo nella furia dell’esecuzione. Per poi tornare alle note calde e sinuose di violini.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Il colore dell’uva matura, un libro per molti, ma non per tutti. Un libro che lascia il segno. Una grande storia di amore e redenzione. Michael e Maria.