Intervista a Raffaella D’Ercole, autrice de “Le mie vite con te”
Raffaella D’Ercole è laureata in Scienze Infermieristiche e ostetriche nonché esperta e docente di teoria del Nursing e Metodologia della ricerca infermieristica. Autrice di saggi ed articoli scientifici, si è avvicinata al mondo letterario grazie alla sua passione per la letteratura. Ha scritto e pubblicato numerose poesie. Le mie vite con te è il suo primo romanzo, è in stesura il suo sequel.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Scritto come un giallo è invece un racconto introspettivo in cui la protagonista, che fin da piccola ha avuto contatti con il mondo dei morti, si racconta ad un ambiguo psicologo. Giulia capisce dal primo momento, che l’indiscutibile interesse che quest’uomo ha verso di lei viene sfruttato, proprio dal suo amico fantasma, per farle scoprire la verità: la vera ragione della sua “diversità”.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Nasce da un amore passionale per la lettura e la scrittura. Il mio esordio è però tardivo e successivo ad una crisi esistenziale. Ora scrivo poesie e saggi anche, ma ho iniziato cimentandomi subito con la stesura della forma letteraria che prediligo, il romanzo, perché non limita l’autore e gli dà ampio spazio per traghettare nei personaggi i propri conflitti e le proprie emozioni.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Un mese per scriverlo, tanti per correggerlo e molti, molti di più per maturarne i contenuti.“Le mie vite con te” è un romanzo che io ho scritto per me, prima come una sfida, per provare a trasformare il lettore esigente che sono in scrittore, e poi perché mentre lo scrivevo mi liberavo delle mie emozioni, non uccidendole, ma riprovandole attraverso il vissuto soprattutto della protagonista.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Il mio modello letterario è Isabelle Allende, la amo. Somigliare a lei? Non mi sento di affermarlo, anche perché il mio è un romanzo più intimistico. Quello che mi accomuna è il vedere oltre l’evidenza dei fatti, una lettura della vita che nella mia opera è più esplicita, ma negli scritti dell’Allende non passa inosservata al lettore critico.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Mariah Carey & Brian McKnight -Whenever You Call (Dual Piano Instrumental).
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Esiste un aldilà? E gli angeli? E l’amore oltre la vita? E il destino? Domande, domande, domande… Una sola risposta: “Le mie vite con te”