Intervista a Luigi Angelino, autore de “Le tenebre dell’anima”
Luigi Angelino nasce a Napoli nel 1968. Consegue la maturità classica nel 1986 e la laurea in giurisprudenza nel 1991. Di seguito ottiene l’abilitazione all’esercizio della professione forense ed un master in diritto internazionale. Non abbandona le sue originarie passioni, riportando anche una laurea in scienze religiose. Ora vive a La Spezia ed è dirigente presso un’Amministrazione pubblica.
Parliamo subito del tuo libro Le tenebre dell’anima. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Si tratta di un romanzo da collocare nel genere fantareale, thriller-horror, suddiviso in quattro parti, Aria, Acqua, Terra, Fuoco. Eventi fantastici si mescolano ad eventi reali interpretati in maniera fantastica, ma verosimile. Una vicenda apocalittica, che solo l’epilogo inaspettato rivelerà profondamente umana. Il protagonista Mirko è uno Sperelli moderno che infrange ogni regola morale.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho sempre amato la scrittura fin dai tempi del liceo. Gli studi giuridici prima, quelli filosofici-teologici dopo, mi hanno consentito in parte di coltivare questa passione. Poi è venuta l’idea del romanzo: all’inizio solo un pensiero fugace, poi la storia si è quasi scritta da solo tramite la mia mano…Con grande soddisfazione a settembre sarà pronta la versione inglese del mio romanzo.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Per la prima composizione ho impiegato quasi un anno, circa tre mesi per la rivisitazione nella versione attuale. É un romanzo corposo, che supera le 600 pagine. L’elaborazione è avvenuta nel mio studio o in giardino, ma le ispirazioni arrivavano nei momenti più improvvisi.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non saprei proprio cosa rispondere, sono sempre stato un accanito lettore sia dei classici sia degli autori moderni. Ma nell’ottica del gioco direi Goethe ed il suo Faust, sia per l’ammirazione che nutro per l’autore, sia per la tematica dell’opera.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
In certi passi consiglierei i “Carmina Burana”, in altri “The Omen” di Goldsmith, ma come sfondo ad alcune narrazioni anche musica pop italiana ed inglese. Peraltro ogni capitolo del mio libro, che corrisponde ad un anno, è associato ad una canzone di quell’anno in corso, per contestualizzare meglio gli eventi.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Leggete il mio libro, vi darà un’interpretazione diversa dei fatti della storia recente e vi condurrà negli abissi dell’animo umano e del mondo stesso. Un gioco di specchi dove niente è come sembra, neanche la differenza tra il bene ed il male…