Intervista a Roberta Salvatori, autrice de “Non è come senti”
Roberta Salvatori, classe 1989, studia Scienze Politiche a Roma. Ha scritto vari testi di canzoni e pubblicato un romanzo. Ha aperto un suo blog, Postasfoglia, dove parla di libri, film e pensieri vari ed eventuali.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Non è come senti è un romanzo di narrativa generale. La protagonista è Jodie Candido, una ragazza che all’improvviso si ritrova ad affrontare un’agorafobia, e dovendo capire da cosa deriva le viene suggerito di farsi aiutare da un esperto in psicologia. A questo punto dovrà affrontare il transfert in atto e ciò che sta nascendo dentro di lei.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
A circa dieci anni cominciavo a scrivere piccole poesie e canzoni. A scuola ero felice quando c’era il tema da svolgere in classe e pian piano ho capito che scrivere mi faceva sentire bene. A venti anni ho cominciato a scrivere le prime bozze di romanzi che non ho completato ed ora ne ho terminati due.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho impiegato due mesi. Avevo appena conosciuto l’app per scrittori Wattpad e volevo capire come funzionava. Così, scrivendo un capitolo alla volta tutti i giorni, sulla terrazza di casa mia o in macchina mentre aspettavo qualcuno, sono arrivata al termine della storia.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Mi ispiro ai classici della Brontë o della Austen in quanto alla descrizione dei sentimenti intimi dei personaggi e dei ragionamenti che possono fare su ciò che gli accade. Ma anche a romanzi più moderni e scorrevoli come quelli di Rainbow Rowell, dove si racconta semplicemente una storia senza pensare troppo.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Nel mio libro si citano tante canzoni, quindi basta leggerlo per capirlo. Comunque direi le migliori canzoni di Adele o Phil Collins.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Il messaggio di NON È COME SENTI è di non fermarsi ad osservare le regole imposte da altri, perché mentre le osserviamo la vita ci passa davanti agli occhi.