Intervista a Pasquale D'Emanuele, autore de "Liberi di pensare " Intervista a Pasquale D'Emanuele, autore de "Liberi di pensare "

Intervista a Pasquale D’Emanuele, autore de “Liberi di pensare”

Liberi di pensare

Pasquale D’Emanuele nasce a Crotone nel 1955. Operatore Sanitario dal 1981. Nel 2009 pubblica il suo primo libro “L’EGOISMO E LA SOLITUDINE ” ove narra le vicissitudini e le vessazioni della casa di riposo ” PAPA GIOVANNI XXIII ” di Serra D’AIELLO (CS). Promettente poeta e amante della natura e del rispetto della dignità altrui. In questa intervista ci parla del suo Liberi di pensare

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il mio ultimo libro Liberi di pensare è fonte di ispirazione religiosa, di aforismi, pensieri, poesie in italiano e dialettali. Fonte di ispirazione è confrontarsi tra il passato e il presente con un pensiero verso il futuro. Credo che possa essere collocato in ogni famiglia. 

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Nasce sin da bambino. In tasca un taccuino e una biro. Ascoltavo la persone per strada, osservavo i loro volti, seduto sulla riva del mare, la luna e le stelle. Scrivevo ogni sorta di cose. Scrivo ogni sorta di cose utile e inutile. Ogni immagine vissuta presentava un’ispirazione a volta anche dolorosa. Pensieri, ispirazioni, dovevo poi renderli visibili per confrontarmi con la società.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Il contenuto racchiude un lavoro di circa tre anni. Con la mente ho scavato in ogni cuore, ho colorato i luoghi bui, ho reso armonioso ciò che era astratto. Seduto su di uno scoglio verso l’orizzonte, all’ombra di un pino, nel silenzio tra la natura e tra la folla.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Come dici è un mio stile. Anche se ho letto svariati libri di vari autori famosi e non, non so proprio con chi confrontarmi. Sono agli inizi, anche se sono grande di età, mi sento come un cucciolo d’uomo che ha bisogno della mano per raggiungere la meta.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Il Gladiatore.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Carissimi amici, che dirvi. Come credo di voi, amo leggere ma soprattutto amo scrivere. La lettura e la scrittura son per me fonte inesauribile di vita.

Autore: Redazione

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