Intervista a Consuelo Terrin, autrice de “Meetic(amente) Amore”
Consuelo Terrin, veneziana, laureata in Lettere all’Universita’ Ca’ Foscari di Venezia, è una giornalista libero professionista. Per numerosi anni è stata cronista di giudiziaria per ‘Il Corriere del Veneto’ e collaboratrice di riviste e quotidiani locali come ‘La Nuova Venezia’ e ‘Il Metropolitano’. Attualmente è una libera professionista. In questa intervista ci parla del suo Meetic(amente) Amore.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Potrebbe sembrare un romanzo rosa. Si scrive d’amore, certo. Ma non lo è. Cristiana, giornalista di ‘Sette Giorni Top’, viene incaricata di fare un’inchiesta sugli uomini della rete. Entra così nel sito d’incontri Meetic, giungendo alla fine a delineare nove tipologie di frequentatori. L’inchiesta è reale, compiuta da me stessa, giornalista, nell’arco di un anno.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
L’amore per la scrittura è sempre stato in me ed è diventato il mio lavoro. Sono una giornalista professionista ma amo la scrittura in tutte le sue forme. Mi piace sperimentare i diversi generi e giocare con essi. L’ho fatto anche nel mio romanzo, dove i capitoli dispari e i capitoli pari raccontano storie diverse con stili diversi, per confondersi poi negli ultimi 5 capitoli, gli unici condivisi.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ci sono voluti due anni, anche perché ad un certo punto un virus che ha colpito il mio computer si è mangiato gran parte di ciò che non avevo provveduto a salvare altrove e mi ha gettata nel panico. Non c’è stato nulla da fare: ho iniziato a scrivere nuovamente. Ne è uscita una storia diversa, spero migliore.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Mi piacciono gli autori più disparati. Non saprei scegliere tra Italo Calvino, Guido Piovene, Elsa Morante, Fedor Dostoevskij e Lev Tolstoj. Mi ha appassionata anche Raymond Queneau con i suoi ‘Esercizi di stile’, perché è meraviglioso scoprire in quanti modi diversi può essere raccontata una storia.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Il gusto musicale, così come quello letterario, è così personale che non saprei cosa consigliare, anche perché in capitoli pari e dispari Meetic(amente) Amore racconta storie e ambienti profondamente diversi. Direi comunque qualcosa di orchestrale in crescente per i capitoli dispari e delle ballate per i capitoli pari.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
La #rete è #democratica? Io dico di sì! Tra le storie di migliaia di vite, dietro lo schermo si celano anche i racconti di toccanti riscatti personali. #Meeti(amente) #Amore.