Intervista a Tommaso M. Gliozzi, autore de “Lontano da Accadia”
Tommaso Maria Gliozzi é nato ad Ardore, in Calabria. Ha trascorso ventisette anni all’estero come trade commissioner dell’ICE in Europa, in Nord America e in Australia. Oggi segue una vocazione di sempre: scrivere storie di vita e di costume. Ha pubblicato: Foglie di Alloro (2007); Guardiano del Talamo (2009); Fammi Grazia di un Anno (2013) e diversi brevi racconti. In questa intervista ci parla del suo Lontano da Accadia.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
E’ la storia di un ragazzo, di una ragazza e di un clochard tra la Puglia, Roma e Perth (Australia). In essa, coraggio, amicizia, solidarietà, amore e vicende storiche (1946-1972) convergono a creare un racconto originale e fortemente empatico.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
A scuola mi divertivo a sviluppare i temi in classe in senso contrario a quello suggerito dalla traccia. Più tardi, i rapporti che inviavo a Roma dall’estero, venivano dalla Direzione fatti girare nelle varie Sezioni per far capire come bisognava scrivere. Per me, scrivere é un piacere, rilassante, NON una fatica!
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
La mia strategia è quella di scrivere, rivedere, correggere o semplicemente pensare più opere contemporaneamente. Mi stacco da un lavoro e quando vi ritorno sono più critico. Sto bene al mio tavolo…le idee vengono…ma scrivo anche in autobus, in treno e in aereo. E quando ho dei dubbi, coinvolgo mia moglie.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Amo i classici, italiani e francesi. Ma chi mi ha soggiogato sono il Manzoni con il suo capolavoro, e Paolo Mantegazza con il romanzo Un giorno a Madera: per la scrittura e quello che ti trasmettono.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Per la prima parte del romanzo: Debussy, prelude a l’aprés midi d’un faune. Per la seconda parte: Franz Schubert, ottetto in fa maggiore; c’è tutto: l’andante, l’allegro, lo scherzo, l’adagio e il vivace, come nel mio libro. Ma se potessi, chiederei a Puccini di musicarlo.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Lontano Da Accadia, cartaceo ed ebook, 5 recensioni dei lettori, è un romanzo che lascia qualcosa di positivo, di bello nell’animo. E’ quello che cerchi?