Intervista a Stefania Di Loreto, autrice de “I love suocera”
Stefania Di Loreto nasce nel 1974 a Cuorgnè (TO). Fin da giovanissima ha partecipato a concorsi letterari vincendo premi importanti. Scrittrice, creativa e studiosa del Decameron, adora leggere e scrivere. Questo è il suo terzo libro. Lavora come addetta stampa in un importante studio di nutrizione. Attualmente cammina per strada cogliendo idee per il suo quarto libro.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, I love suocera. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
I love suocera è un piccolo manuale di sopravvivenza, leggero e ironico, sul mondo delle suocere. Sono descritte varie suocere: dalla suocera Perla alla suocera Giuda. Un libro che cerca di svelare trucchi e meschinità delle suocere nei confronti delle nuore. Il genere è umoristico, perché dopotutto la vita va vissuta con un sorriso, anche di fronte a situazioni veramente sgradevoli.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho imparato a scrivere a 4 anni. Mia mamma ha visto che ho preso una matita, l’ho impugnata correttamente e poi ho iniziato a scarabocchiare segni. Nessuno mi aveva insegnato come si faceva. Alle superiori la mia professoressa di italiano ha insistito affinché partecipassi a un concorso letterario, visto che i miei temi erano letti da tutti i professori di letteratura dell’istituto. Ho vinto.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho impiegato un anno. Avevo già raccolto idee e appunti negli anni precedenti, dopo le varie vicissitudini con mia suocera. E poi ho creato il tutto cercando di non dilungarmi.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Credo di assomigliare, perchè più persone me lo hanno fatto presente, a Madeleine Wickman (Sophie Kinsella). Anche il mio libro è molto giocoso come i suoi: lo definirei un connubio di scomode verità e divertenti aneddoti.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Di sicuro sceglierei la colonna sonora del film “Lo squalo”!
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Io ho avuto il coraggio di scriverlo, voi avrete il coraggio di leggerlo? I love suocera, un manuale di sopravvivenza, leggero e ironico, sul mondo delle suocere.