Intervista a Michele Milia, autore de “Cos’è Meglio?”
Michele Milia (Scrittore, Atleta) è un giovane ragazzo, nato nel 1999 a Caltanissetta. Michele scrive da quando frequentava la 3° elementare, mostrava alla nonna le sue creazioni attendendo il suo giudizio. Autore anche di “Il Cielo che ci Unisce”. In questa intervista ci parla del suo Cos’è Meglio?
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il genere del mio libro è Giallo. Racconta le avventure di un Detective alle prese con un caso. Il Detective Caruso indagherà e farà di tutto per scoprire il colpevole. La storia è raccontata in prima persona e grazie a vari flashback sarà possibile calarsi nei personaggi.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho sempre amato scrivere; fin da bambino mi divertivo ad inventare storie. La mia fantasia è sempre stata lontana dalla realtà, cosa che mi è stata sempre rimproverata. Iniziai a “sfogare” la mia fantasia sui fogli già in terza elementare e da lì la passione per la scrittura non fece altro che aumentare.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Questo è il mio primo libro di genere giallo, quindi non è stato facile entrare nella mentalità giusta per scriverlo. Quando scrivo amo molto isolarmi e ciò mi ha aiutato ad entrare nel personaggio del detective. Non ho impiegato moltissimo a scrivere questa storia, all’incirca due mesi.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Prima di scrivere questa storia ho letto libri di Paola Barbato e Donato Carrisi; essi mi hanno spinto a provare a scrivere una storia di questo genere. Spero un giorno di riuscire a scrivere storie pari al loro livello.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Io consiglierei molto di avviare una playlist “Sad Song”, è la stessa che mi ha accompagnato nella scrittura del libro.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Cari lettori e care lettrici, spero veramente che sia riuscito a colpirvi e a farvi appassionare alla mia storia.