Intervista a Massimo Severi, autore de “La strada verso il tramonto”
Massimo Severi nasce a Viareggio nel 1967. Diplomato in ragioneria, ha svolto varie attività professionali e nel 2004 si è trasferito all’Isola d’Elba dove vive attualmente. In questa intervista ci parla del suo La strada verso il tramonto.
Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il romanzo narra l’avventura di un viaggio on the road di un fotografo italo-americano. Nasce come fuga da una fase problematica della propria vita, sia sentimentale che professionale. A bordo di un vecchio furgone macinerà chilometri tra personaggi e situazioni di ogni tipo, fin quando il destino lo metterà di fronte ad un bivio cruciale. Un mix di avventura e sentimento.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Posso dire che la passione per la scrittura, è una inevitabile evoluzione dell’essere un lettore molto vorace. Ad un certo punto il bisogno, quasi fisico, di mettere nero su bianco le storie che mi vorticavano per la testa, ha preso il sopravvento. Eccomi quindi qua, a parlarvi del mio primo romanzo.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
La stesura completa del romanzo mi ha tenuto occupato per circa due anni. L’ho scritto tutto all’Isola d’Elba, il luogo splendido che mi ospita ormai da quindici anni. Ho attinto molto alle mie esperienze di viaggio e la ricostruzione fedele di itinerari e luoghi, ha richiesto un lavoro di ricerca abbastanza lungo. Scrivere questa storia mi ha riportato indietro nel tempo e in luoghi che ho amato.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Onestamente non so dirvi a chi posso somigliare. Di sicuro le influenze sono tante e variegate, S. King, J. Fante, C. Bukowski, D. Winslow, J. Lansdale e tanti altri. Riguardo al libro, è naturale che abbia subito l’influenza della tanta letteratura di viaggio che ho letto negli anni.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Nel romanzo la musica ha un ruolo importante, il protagonista spesso cita brani e autori. La fanno da padrone il rock ed il jazz a stelle e strisce, da Lou Reed alla Dave Matthews Band. Da John Coltrane ai Jesus and Mary Chain. In ogni caso una buona musica da viaggio on the road va bene.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Sono felice di unirmi a questa grande comunità di amanti dei libri. Spero di suscitare l’interesse di alcuni di voi per il mio libro, penso possa regalarvi qualche ora piacevole. Sarò felice di rispondere a qualsiasi quesito che vorrete pormi. Ciao.