Intervista a Josephine Campo, autrice de “Come un fuscello di bambù”
“Scrittrice esordiente, nata nel paese del sole, cresciuta vicino al mare, amante dell’arte, poco più che trentenne. Segni particolari : sognatrice“. Josephine C. Campo si presenta così e ci parla del suo Come un fuscello di bambù.
Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Alison è una giovane donna dal passato difficile che dimostra forza e profuma di tenacia. E dopo l’ennesima morte imprevista quanto improvvisa, decide di cambiare vita. Le sue origini la spronano a non mollare mai, ma la sua natura combattiva la rende “impossibile” , per un certo “uomo” con cui finisce per scontrarsi “letteralmente”. Ma il passato è sempre dietro l’angolo. Saprà lei affrontarlo?
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sono una donna molto creativa: dipingo, scrivo poesie, e da un paio d’anni ho iniziato a scrivere romanzi, la mia grande passione. Per me scrivere è una necessità, un desiderio dell’anima,non posso proprio farne a meno. Vorrei che dai miei libri scaturissero emozioni; e vorrei accompagnarvi in viaggio con me, leggendo e immaginando nuovi mondi, nuove scoperte, e vecchie conoscenze.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Il libro è ambientato a Manhattan, ai giorni nostri. E mi sono così affezionata alla protagonista che non ho potuto fare a meno di scrivere il 2° libro e anche il seguito. Sognavo il Giappone pensando a lei, e immaginavo le sue mosse di arti marziali mentre lei combatteva e vinceva i suoi incontri di MMA. E mi sono divertita a descrivere la scena in cui finiva addosso ad Adrian. Mi manchi Allie.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Adoro Dan Brown. Mi piace il suo stile, in cui il testo va veloce come il tempo della storia. Non si nota molto l’apporto del narratore. E vorrei che il mio libro somigliasse almeno un briciolo ai romanzi di C. Jacq. Dove l’ambientazione è resa quasi palpabile, l’amore ricopre un grande ruolo, e i fatti sono pieni di suspense.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Una colonna sonora eh? Vediamo… Qualcosa di intrigante penso… Qualcosa sulle note dei Negramaro magari. Ascoltavo spesso le loro canzoni durante la stesura… Misto a delle musiche nipponiche suonate con l’arpa. Forza e leggiadria… Alti e bassi… Proprio come la protagonista… Le tempeste del cuore dei due personaggi principali…
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Ciao. Volete appassionarvi con storie originali e parecchio coinvolgenti? Se vi va di iniziare un viaggio, scoprire donne forti e uomini capaci di amare ed essere comunque uomini, seguitemi. La vostra J. C. C. “Tempeste”.