Intervista a Ilaria Ferraro, autrice de “Le verità di Numeesville”
Ilaria Ferraro, classe 1976, è nata a Milano, vive ad Arese. Diplomata in lingue straniere, ha iniziato il percorso universitario per poi decidere di dedicarsi al suo grande amore, i viaggi. Dopo la nascita del secondo figlio ha deciso di occuparsi full time della sua famiglia, senza smettere però di coltivare la sua vena creativa, espressa anche in ambito letterario.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Le verità di Numeesville. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
La storia è un thriller e si svolge a Numeesville, una cittadina canadese. Sophie Park, in fuga dal suo matrimonio, torna a viverci affittando una vecchia casa sulle rive del Black Lake. L’attendono gli amici di sempre e il ricordo di Beth, la “numees” scomparsa in circostanze misteriose dieci anni prima. Sophie farà di tutto per far riaprire quel caso irrisolto e ciò che scoprirà sarà sconvolgente.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho sempre amato scrivere, fin da bambina… giocare con le parole, raccontare di me e di ciò che mi accadeva intorno. Ho iniziato veramente a scrivere quando, diventata mamma e per gioco, ho iniziato a inventare brevi storie fantastiche per i miei figli, poi messe nero su bianco, ma mai pubblicate, forse per mancanza di coraggio. Poi il vero spunto è arrivato grazie alla mia amica Simona…
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
La stesura del libro mi ha impegnata per un anno e mezzo, nel tempo libero e nei momenti “rubati” alla mia famiglia: il pc portatile sulle gambe sul divano o in cucina, tra una pentola e un quaderno dei compiti dei miei figli o ancora la sera tardi, quando tutti erano a letto, con la musica nelle orecchie…
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Oh mamma, qui mi beccate in fallo! Proprio non saprei. Diciamo che amo molti scrittori di generi diversi: J.Nesbo, P.Cornwell, K.Reichs, N.Sparks, T.Hayden, S.Casati Modignani, J.Austen. Se dovessi pensare a una storia coinvolgente ed emozionante che avrei voluto saper scrivere io mi viene in mente per prima quella raccontata in “Venuto al mondo” dalla Mazzantini. Mi piace lo stile fluido in scrittura.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Senza dubbio un pezzo di Ludovico Einaudi, in particolare il brano, “Petricor” dell’album Elements. Musica senza parole che mi ha accompagnato spesso durante la stesura e che ho utilizzato come colonna sonora del booktrailer.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Non mi definisco scrittrice, ma mi piace pensare che un giorno potrò farlo, anche grazie a chi “mi” leggerà e sosterrà nel mio percorso da “cesellatrice di storie”.