Intervista a Gabriele Ludovici, autore de “Sheryl e Darren”
Gabriele Ludovici è nato a Roma nel 1988 e vive a Viterbo dal 2011. Laureato in Scienze della Comunicazione, ha lavorato in vari settori (ristorazione, giornalismo) e attualmente si occupa di editing presso una casa editrice. Ama la musica ed è attivo come rapper, con un progetto solista, e come cantante/autore dei testi in una band. In questa intervista ci parla del suo Sheryl e Darren.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
È un romanzo di formazione che ruota attorno al mondo della musica. I protagonisti sono due: Darren è una rockstar degli anni ’80 caduta in disgrazia, al punto da isolarsi; Sheryl è una ragazzina, sua fan, male integrata sia in famiglia che a scuola. Nel corso della storia si ripercorrono le loro esistenze; la svolta avviene quando Sheryl inizia a presumere di essere la figlia di Darren.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Dall’amore per la lettura, che coltivo fin da piccolo. La passione per la scrittura arriva da sé e si alimenta nel tempo, l’importante è mantenere viva la fiamma mettendosi sempre in discussione e confrontandosi con gli altri. Oltre alla narrativa mi piace anche scrivere canzoni e in passato ho lavorato nell’ambito giornalistico.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho scritto i primi capitoli di getto, delineando i profili dei protagonisti. Mi sono preso il giusto tempo per creare una storia credibile, documentandomi bene: lo scrittore è un artigiano. L’ho realizzato quasi on the road: un capitolo è stato scritto al tavolino di un pub, un altro su un divano di Helsinki, l’altro nella mia stanza a Viterbo… il lettore attento coglierà le differenze!
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Per quanto riguarda questo libro, senza dubbio Nick Hornby. Amo il suo modo di raccontare le storie delle persone: divertente, serio quando occorre, in ogni caso mai banale.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Essendo un romanzo “musicale” si potrebbe quasi creare una playlist! Essenzialmente sceglierei “Kick Out The Jams” degli MC5 e “Come As You Are” dei Nirvana per la prima parte, poi “Grace” di Jeff Buckley per la parte centrale e “City Looks Pretty” di Courtney Barnett per il finale. Speravo che un giorno mi facessero questa domanda, anche virtualmente!
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
La lettura è l’arma più potente che abbiamo, l’unica in grado di cambiare le cose in meglio. Confrontarsi e promuovere ciò che ci piace è fondamentale!