Intervista a Daniela Fanizzi, autrice de "Perduta Notte" Intervista a Daniela Fanizzi, autrice de "Perduta Notte"

Intervista a Daniela Fanizzi, autrice de “Perduta Notte”

Daniela Fanizzi nasce a Castellana Grotte, in provincia di Bari, nel 1981. Da sempre la lettura la appassiona tanto da far divenire la scrittura il suo hobby preferito. Esercita la professione di estetista e massaggiatrice da 12 anni. Esperienza che la porta ad avvicinarsi ed ispirarsi ai rapporti umani. Perduta notte è il suo primo libro. Mette a nudo molti aspetti della sua personalità.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Poesie, raccolte attraverso un filo conduttore. Ovvero i diversi aspetti della psicologia umana, nel contesto dei chakra. Ovvero dei punti energetici che fungono da valvole per l’equilibrio del nostro corpo e dei nostri stati d’animo. Spiritualità, sessualità, amore, fiducia, creatività, autostima, espressione. Un vero e proprio percorso emozionale attraverso il corpo e il potere della scrittura.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Nasce da un bisogno di mettere nero su bianco stati d’animo, riflessioni, commozioni, confidenze… momenti che voglio suggellare nel tempo attraverso una sorta di “foto”, un’istantanea che ha i tratti di una poesia.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

La realizzazione è avvenuta in circa 6 mesi. Concitati, entusiastici, frenetici… pieni di un un’energia nuova, scaturita dal coraggio di rendere nota la mia intimità, il mio vissuto. Pur di dar vita a parole, versi, che ho scritto nell’arco di 20 anni. Mai seduta a tavolino ma rubando ritagli di tempo, ispirazioni, in scene di vita quotidiana. Appuntamento su foglietti improvvisati o su un cellulare.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Stimo la schiettezza, l’ironia, la poeticità di Stefano Benni. Mi piacerebbe avere la sua versatilità nel saper comporre versi, racconti e romanzi in uno stile inconfondibile.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Preferisco il silenzio che lasci il lettore immergersi completamente e immaginarsi anche in un contesto sonoro a lui più adatto.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Perduta notte aspira a occhi curiosi e cuori sensibili, che possano dar nuova vita alle mie audaci parole in versi. Augurandosi che possiate ritrovarvi e rivivere i vostri vissuti, i vostri animi.

Autore: Redazione

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