Intervista a Andrea Ielo, autore de “Aequilibrium”
Andrea Ielo è nato a Reggio Calabria nel 1991. Attratto sin da piccolo dalla lettura e dalla scrittura, intraprende studi umanistici e si laurea in Giurisprudenza. Nel tempo nasce e si consolida la sua passione per il genere fantasy e per la cultura giapponese, che lo porta a diventare istruttore di arti marziali. Aequilibrium è il suo primo romanzo.
Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Aequilibrium è un romanzo che può essere inquadrato all’interno del genere urban fantasy. Il tema di fondo riguarda l’eterna lotta tra bene e male per la salvaguardia dell’equilibrio del mondo, in un’ambientazione urbana/futuristica dominata dallo scetticismo e da un cieco affidamento alla scienza che ha fatto quasi del tutto perdere i legami con la natura e con l’io più profondo di ogni individuo.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore per la scrittura nasce fin dall’inizio dell’adolescenza. Amavo scrivere piccoli racconti di ogni genere nel mio tempo libero ed immaginavo scontri tra eroi capaci di riuscire in ogni impresa. Successivamente si è consolidato grazie alla passione per la lettura in generale e per il genere fantasy in modo particolare, al quale mi indirizzo e mi ispiro.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho scritto il romanzo mentre studiavo all’università e spesso ho dovuto per questo rallentare. Ho impiegato quindi tre anni per completare la prima bozza ma non nascondo che le ultime centinaia di pagine le ho scritte in un paio di settimane tutto d’un fiato. Mi ero da poco laureato e mi trovavo in una casa al mare. Il rumore delle onde è stato una forte fonte di ispirazione.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Sento di avere uno stile snello e scorrevole, un po’come la Rowling o come Licia Troisi la quale è tra i miei scrittori preferiti. Immagino il mio romanzo possa un po’ somigliare ai romanzi di quest’ultima. Ritengo che sia un modo più moderno di scrivere Fantasy senza intaccare scrittori grandiosi come Tolkien, il quale però ha una scrittura più impegnativa.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Usualmente scrivo ascoltando la musica e non ho un genere che preferisco mentre lo faccio. Credo che dipenda molto dal momento narrativo. Nel romanzo ci sono momenti dove sarebbe perfetta una canzone malinconica e toccante ed altri che avrebbero bisogno di ritmi più frenetici. Lascio la scelta al lettore!
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Come diceva Proust leggere ci fa conoscere aspetti di noi che magari non sapevamo nemmeno ci fossero. Spero che il mio libro possa fare altrettanto. Buona lettura!