È bellissimo il vostro Pianeta | Andrea Bajani È bellissimo il vostro Pianeta | Andrea Bajani

È bellissimo il vostro Pianeta | Andrea Bajani

Esiste un posto dove il Vuoto lasciato da una bomba viene riempito con un parco giochi per bambini. é bellissimo il vostro pianeta
Dove un indelebile ed ineffabile, immenso Senso di Colpa aleggia ovunque, e si materializza nelle forme più strane, nei luoghi più insoliti.
Dove gli abitanti scrutano incessantemente il cielo per essere i primi ad avvistare la stella cometa che indicherà la strada per il Nuovo Bezirk.
Dove tutti, ma proprio tutti, sono Artisti. O comunque possono diventarlo.

Se negli ultimi anni vi siete chiesti che fine abbiano fatto i vostri dirimpettai, la vostra ingenuità, la dolcezza dei vostri coniugi. […] E: se vi sembra che un po’ di buonumore se ne sia andato, che la grinta sia andata a finire come i palloni sotto le macchine, che persino dell’inquietudine non sia rimasta traccia. Insomma, se tutte queste perdite vi sembrano intollerabili, se vi aggirate per le vostre città come madri di sabato notte alla ricerca di figli i cui telefonini suonano a vuoto, se tutto questo avviene: sono tutti su questo Pianeta volgarmente chiamato Berlino.

Ecco: è talmente distante da noi questo luogo, concettualmente ma anche praticamente lontano da noi, da essere un altro Pianeta.
Il Pianeta come la Luna di Ariosto, dove vanno a finire tutte le cose perdute. O dimenticate.
E’ la Berlino di Andrea Bajani, descritta con fantasia ed umorismo ne È bellissimo il vostro Pianeta. Lo scrittore, impegnatosi a redigere una relazione di viaggio e cucina sulla città, carica armi e bagagli su una vecchia Punto, lui terrestre, e parte con la sua piccola famiglia alla volta di quello che, con sorpresa, scoprirà essere un altro Pianeta.

Il libro è il resoconto di un anno di permanenza, che descrive posti, osserva abitudini, assaggia specialità del Pianeta, e soprattutto racconta le avventure e disavventure della piccola famiglia nell’adattarsi ad un nuovo ambiente, nell’imparare la strana lingua e nel gestire una bambina (che probabilmente ormai tanto bambina più non è) che pretende di seguire le regole del Pianeta in merito all’autonomia dei figli, ed uscire la notte da sola, rientrando ad orari che ai genitori non è dato precisamente conoscere.
Il tutto all’interno di una fantomatica ma serissima Relazione che l’autore deve redigere per un non ben identificato committente.
L’occhio e la voce sono quelli inconfondibili di Bajani, e permettono all’affascinato lettore di conoscere il Pianeta da prospettive impensate ed impensabili, attraverso scorci nascosti, particolari meravigliosi ed illuminanti, che solo l’Autore sa vedere. Immagini fortemente evocative, potenti, semplici ma geniali.

Sul Pianeta, per esempio, abbonda il Senso di Colpa, che noi terrestri sotterriamo o nella migliore delle ipotesi ignoriamo, ma che invece gli abitanti del Pianeta mettono in mostra, confezionandolo in forme bizzarre: una scultura, una targa, un’installazione, un piccola lapide incastonata nel marciapiede.

A differenza dei Terrestri, gli Indigeni di questo Pianeta prendono il loro Senso di Colpa e poi lo mettono in mostra per strada. Il pianeta è stipato di Senso di Colpa, che si presenta in forme diverse.

O la descrizione della Berlino ovest ed est come Mondo Shopping e Mondo No Shopping, o ancora la spiegazione del fatto che, periodicamente, gli abitanti del Pianeta migrano verso un nuovo quartiere (bezirk, in tedesco), che qualcuno ha deciso debba essere quello in cui da quel momento in poi tutti devono andare.

Là dove si staglia l’Arcobaleno, quello è il punto in cui nascerà il Nuovo Bezirk.
Significa che quello e solo quello è il luogo in cui tutti dovranno andare.
[…]
Poi uno per uno entrano, portando in dono per l’Avvento le carabattole della loro vita di quassù. E’ così che nasce il Nuovo Bezirk.

Pezzi -pezzi fisici– di Storia, sono sparsi un po’ ovunque sul Pianeta, mentre noi quaggiù sulla terra la Storia ci limitiamo a studiarla sui libri di scuola.
E infine l’Arte, che permea l’atmosfera della città, un’effervescenza di tante piccole bollicine, che nei (numerosi) momenti di assoluto silenzio è possibile sentir scoppiettare.

LEGGI ANCHE:  Green bug, memorie di uno spacciatore | Alejandro Carlo jr. Corbo

La scrittura è fluida e coinvolgente, la città che emerge dal libro è curiosa, poliedrica, silenziosa, stupefacente, sfuggevole rispetto a qualsiasi definizione, con mille e un’anima, una per ogni quartiere, città che per decenni è stata divisa in Mondo Shopping e Mondo No Shopping, e che a volte sembra guardare con nostalgia a quella (pur durissima) epoca.
Unico (quasi impercettibile) neo, il registro narrativo. Benché lo gestisca generalmente con maestria, l’autore si ritrova a volte ingabbiato nel contenitore della Relazione: il linguaggio per così dire tecnico può stancare, e rischia in alcuni punti di risultare forzato.
Ma questo non riesce ad inficiare la bellezza e la genialità del testo, allo stesso tempo romanzo e libro di viaggio, diario e guida, resoconto storico e d’attualità, spettacolare telescopio attraverso cui scoprire ed osservare il Pianeta.

Questo libro è indiscutibilmente per te se:
1. Non ti stanchi di conoscere il mondo, e speri non di non stancartene mai;
2. Ti piacciono le voci fuori dal coro, ami guardare ogni cosa da prospettive diverse per poterne cogliere tutte le sfumature;
3. Sei stufo delle solite guide turistiche: dettagliate, certo, ma talmente soporifere…;
4. Hai in progetto di visitare il Pianeta: attenzione però, perché potresti essere tra quelli che non sono più tornati;
5. Sei un lettore viaggiatore, o un viaggiatore lettore, se preferisci: ti piace entrare nello spirito dei luoghi attraverso le parole degli scrittori che prima di te lo hanno percorso. Prima di visitare la Sicilia Orientale, per dire, mentre i tuoi amici leggevano “La top 10 delle spiagge più belle”, tu ti sei sciroppato di nuovo tutti i Malavoglia, e pure Conversazione in Sicilia. Qualcuno potrebbe definirlo sadismo, ma noi ti capiamo: ha tutto un altro sapore il porticciolo di Aci Trezza, se gustato attraverso le parole del Sommo;
6. Ti stupiscono e ti affascinano gli scrittori che riescono a dire quello che in fondo già sapevi, che è sempre stato vero, con parole che tu mai avresti pensato, che rovistano nell’immenso scatolone della Lingua e sono capaci di pescare le Parole Giuste: rimani lì, con il libro a mezz’aria, sul viso un’espressione da baccalà, a pensare che è proprio così… la Berlino est non è altro, altro non è mai stata che il Mondo No Shopping!

Autore: Erika Lucadamo

Condividi Questo Post Su