Intervista a Rosy Buiani, autrice de “Incontri in viaggio”
Nata a Udine, friulana e cittadina del mondo. Rosy Buiani dal 1988 accompagna gruppi di italiani all’estero e sono più di 80 i Paesi di cui ha calpestato il suolo, collaborando con i migliori Tour Operator italiani. Il turismo è uno scambio di culture: fedele a questo principio è animata da una sana curiosità e ama molto i Paesi con una cultura molto diversa dalla propria. In questa intervista ci parla del suo Incontri in viaggio.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
E’ una raccolta di racconti. Tutte storie vere di situazioni e di persone che ho conosciuto durante trent’anni di attività di accompagnatrice turistica e che hanno lasciato un segno indelebile.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Per caso. A volte scrivevo e scrivo appunti di viaggio e memorie, ma in questo caso è stata un’amica che mi ha chiesto di scrivere qualcosa per un suo sito internet. L’ho fatto, lei era entusiasta, mi sono divertita e ho continuato. Altri amici mi hanno incoraggiata e sostenuta e una di loro mi ha messo in contatto con una casa editrice. Alla titolare è piaciuto il mio progetto.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Difficile dirlo. A volte ho scritto nei tempi di attesa negli aeroporti: un ricordo affiorava nella mia mente e prendevo appunti di getto. A casa rileggevo, completavo, correggevo… Ma si trattava sempre di “lavoro” saltuario: quando avevo l’ispirazione. Magari passavano settimane senza che scrivessi niente oppure mi svegliavo di notte con un’idea e prendevo appunti che rimanevano lì a lungo.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non saprei. Non mi sono mai ispirata a nessuno, nè ho la presunzione di paragonarmi agli autorevoli scrittori di cui ho letto le opere. I miei sono piuttosto chiacchiere con amici…
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Difficile dirlo, perchè i racconti sono diversi e ci vorrebbero colonne sonore diverse, magari della musica classica, solo pianoforte.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Mi piacerebbe avere un riscontro, sentire il vostro parere. Dopo la lettura scrivetemi e ditemi cosa ne pensate!