Intervista a Lella Dellea, autrice de “Con l’Africa … nel cuore”
Nata e cresciuta sulle sponde del Lago Maggiore, Lella Dellea (Lella sta per Raffaella) è una donna come tante. Un marito, due figli , un lavoro a tempo pieno e impegni nel sociale. Ama vivere a tutto tondo, scoprire cose nuove , interagire con gli altri e leggere. Recentemente ha aperto, in collaborazione con due amiche, un piccolo blog che lei ama definire una raccolta di “spunti”.
Parliamo subito del tuo libro Con l’Africa … nel cuore. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Genere: Narrativa. Cloe è una giovane donna emancipata, single e con un lavoro gratificante ma, ad un certo punto del suo percorso, si sente incompleta e decide di dar vita ad un grande progetto innovativo in Africa e a distanza di tempo parte per verificare personalmente la situazione. Il libro è incentrato sul suo viaggio ed il suo soggiorno a Village Begin. Quattro settimane per crescere.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
La mia passione per la lettura è nata tanto tempo fa, nel periodo dell’adolescenza. Molte volte ho sognato avventure e luoghi sconosciuti ma, fino ad ora, non ero mai riuscita a scrivere un libro completo. Scrivere mi permette di viaggiare con la fantasia e di esprimermi in libertà.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Con l’Africa … nel cuore è stato scritto in circa sei mesi. A causa dei molti impegni della vita quotidiana non ho molto tempo da dedicare alla scrittura quindi spesso, in pausa pranzo, accendevo il pc e le mie dita scorrevano rapide sulla tastiera mentre la storia prendeva forma.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Uno dei miei autori preferiti è decisamente Ken Follett. Il genere è differente e so di dover lavorare ancora moltissimo per raggiungere un livello anche lontanamente simile al suo ma ammiro molto la sua professionalità. La necessità di informarsi sulle ambientazioni e sul contesto in cui si svolgono gli eventi è una delle basi di una buona scrittura, a mio avviso.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Mi vengono in mente molte canzoni diverse tra loro. “Buon Viaggio” di Cremonini per i primi capitoli , “Combattente” di Fiorella Mannoia per i capitoli introspettivi e tanta musica Africana, triste o allegra a seconda degli eventi.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
“Con l’Africa … nel cuore” è un sogno che si realizza. Non rinunciate ai vostri sogni anche se sembrano irraggiungibili!