Intervista a Giulia Madonna, autrice de "La stanza vuota" Intervista a Giulia Madonna, autrice de "La stanza vuota"

Intervista a Giulia Madonna, autrice de “La stanza vuota”

La stanza vuota

La pescarese Giulia Madonna è laureata in Architettura. Nel 2011 ha pubblicato il romanzo La stanza vuota che ha vinto il premio della giuria “Cinque terre–Golfo dei poeti” e il premio della giuria “Val di Vara–Alessandra Marziale”. Nel 2014, con il romanzo “Amata tela”, è arrivata quarta al Premio Zingarelli; nel 2015 ha vinto il Premio Speciale della Giuria FRANZ KAFKA ITALIA. 

Parliamo subito del tuo libro La stanza vuota. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

L’opera nel narrare una grande e travolgente storia d’amore, in realtà, racconta la crescita psicologica dei protagonisti, che impiegano tutta la loro vita per comprendere il valore immenso del loro sentimento, inoltre vengono affrontati temi come la creazione di una famiglia allargata, la malattia e la morte, il tutto nel tentativo di non far soffrire il figlio nato dal matrimonio naufragato.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

La scrittura è presente da sempre nella mia vita. Ho iniziato durante l’adolescenza ad usare la parola scritta per esorcizzare le mie paure, le mie gioie, tutto. Però all’epoca era tutto molto inconsapevole. Il 2005 è stato l’anno in cui la scrittura si è rivelata a me. Ho cominciato a scrivere racconti che poi sono diventati il mio primo romanzo LA STANZA VUOTA. Da quel giorno non ho più smesso.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Se, all’inizio, rubavo tempo alla mia vita per scrivere, ora, posso dire che rubo tempo alla scrittura per vivere. La scrittura per me è tutto, è la mia stessa vita. Quando scrivo entro in un’altra dimensione, dove le emozioni sono all’ennesima potenza e le persone che incontro sono vere e non hanno paura di essere se stesse.Per scrivere il mio primo romanzo ho impiegato qualche mese.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Adoro la letteratura classica che ho imparato ad amare a scuola così i nomi sono tanti come Pirandello, Deledda, Kafka e tanti altri ma una scrittrice che adoro e che sento molto vicina per profondità e sensibilità è Dacia Maraini, adoro il suo scavo psicologico dei personaggi, delle sue storie. Mi piacerebbe che la mia scrittura potesse avvicinarsi alla sua.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Io amo la musica italiana d’autore, i nomi sono tanti, da Fossati a De Gregori, da Dalla a Ron, da Rossi a Venditti, ma anche le canzoni di un gruppo come gli Stadio, spesso hanno ispirato la mia scrittura.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Spero di avervi incuriosito, mi auguro che qualcuno abbia voglia di leggere uno dei miei due romanzi pubblicati, e magari, possa in futuro, leggere anche il mio terzo romanzo, che spero presto riuscirò a pubblicare.

Autore: Redazione

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